Melito, Villa Comunale tra rottami e immondizia

Melito, Villa Comunale tra rottami e immondizia

MELITO – Materassi bruciati, pezzi di intonaci e pavimenti divelti, rottami, graffiti sui muri che fungono da ultimo baluardo di civiltà ed arte, erbacce, escrementi di animali. Questo il desolante  quadro che ci si trova di fronte quando si varca il cancello d’ingresso della Villa Comunale melitese di via Lavinaio.


Città che vai, villa comunale che trovi. Dovrebbe essere il fiore all’occhiello del paese, dato che rappresenta l’unico spazio verde pubblico. S’impone come immagine di grigiore perenne. Resiste alle iniziative di riqualificazione dell’area. La Villa è diventata un luogo dove, parafrasando la frase di una famosa pellicola cinematografica, “non ci verrebbe neanche a morire un topo se avesse un po’ d’amor proprio”. Eppure molti presenziano. C’è il nonno che porta a passeggio i bambini, due piccioncini amoreggianti che presi dalla voglia di stare insieme, non si curano dello scempio da cui sono circondati. Ci sono anche alcuni Testimoni di Geova che si confrontano su tematiche religiose.

“Questa villa così come è tenuta e per come è costruita, non è l’ideale per i bambini” – dice il nonno – Le aiuole dovrebbero essere pianeggianti, per permettere ai piccoli di giocare. Al momento è adatta solo per portare a passeggio i cani. Faccio l’esempio di quella più vicina a noi. A Sant’Antimo la villa è perfettamente curata”.

“Vorremmo che fosse più pulita e si costruissero delle giostre per i piccoli. Per come si presenta oggi è pericolosa” – affermano due adolescenti.

“Anche noi ci auguriamo diventi uno spazio a misura di bambino – dicono due neo maggiorenni. Ci sono alcuni che vengono anche ad appartarsi, beveno birra e si sente forte l’odore di urina, soprattutto con il caldo estivo”. 

Stesso refrain da parte di tre religiose. “Qui non c’è attrazione, manca sicurezza” – dicono. 

Il sindaco di Melito Venanzio Carpentieri nella campagna elettorale aveva affermato che riqualificare lo spazio verde pubblico fosse necessario. I fondi a disposizione non sono molti. Non a caso sia il comizio di chiusura della candidatura a sindaco che la festa della vittoria elettorale, si sono svolte nella Villa Comunale. Occuparsi della struttura è tra gli scopi condivisi. Poco è cambiato per ora. Il senso civico e il rispetto della collettività sul territorio melitese, è molto spesso, più raro dell’altruismo.