Omicidio Baldascini: assolti Mallardo, Schiavone e Bidognetti

Omicidio Baldascini: assolti Mallardo, Schiavone e Bidognetti

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere ha assolto Giuseppe Mallardo, Francesco Schiavone (detto Sandokan), Francesco


SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere ha assolto Giuseppe Mallardo, Francesco Schiavone (detto Sandokan), Francesco Bidognetti (detto Cicciotto ‘e mezzanotte) e suo figlio Aniello, Raffaele Maccariello e Gennaro Trambarulo, tutti accusati a vario titolo per l’omicidio di Gennaro Baldascini, esponente della Nuova Camorra Organizzata di Cutolo ucciso il 28 novembre del 1993.

Il gruppo era stato chiamato in causa da tre collaboratori di giustizia: Luigi Diana, Domenico Bidognetti ed Enrico Verde. Ad essere condannati per l’assassinio Baldascini, invece, sono stati proprio questi tre.

L’assoluzione arriva secondo l’art. 530 comma 2 del codice di Procedura Penale:  Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile.
Gennaro Baldascini aveva ucciso Antonio Licciardi, fratello del defunto boss Gennaro, fondatore dell’alleanza di Secondigliano. Per i collaboratori, rei confessi, Mallardo – difeso dall’avvocato Raffaele Quaranta – sarebbe stato un mandante solidale con Licciardi, avrebbe cioè perorato l’attentato ai danni di Baldascini per amicizia con il boss.
La Corte ha però rigettato l’ipotesi, condannando solo i tre collaboratori.