Melito, in biblioteca comunale “Facciamo un pacco alla camorra”

Melito, in biblioteca comunale “Facciamo un pacco alla camorra”

Ciro Corona della cooperativa Nco: «Il pacco contiene la voglia di riscatto di un intero territorio» MELITO – Per la prima volta


Ciro Corona della cooperativa Nco: «Il pacco contiene la voglia di riscatto di un intero territorio»

MELITO – Per la prima volta l’iniziativa “Facciamo un pacco alla Camorra’’ ha fatto tappa a Melito.

In biblioteca comunale, l’associazione “Dreamers’’ tra i principali promotori, oltre a personalità come Ciro Corona di “Nco’’ Nuova Cooperazione Organizzata, ad Aldo Cimmino di “Libera Campania’’ e ai presenti, si è percepita finalmente la voglia di ricacciare in un angolo la camorra, in un territorio difficile come quello a nord di Napoli (e Melito non fa certo eccezione) dove l’ingerenza delle forze criminali spesso non dà tregua.

«Questo è il quarto anno de “facciamo un pacco alla camorra’’. Siamo arrivati a confezionare e vendere più 12.000 pacchi, la metà all’estero. Le occasioni d’incontro aumentano sempre più e questo è importante già così, parlandone, facciamo un pacco alla camorra» afferma Ciro Corona.

«In quel pacco – prosegue – non c’è solo una serie di prodotti preparati e confezionati su terreni confiscati alla criminalità organizzata ma un riscatto sociale di un intero territorio e della sua storia.

Io provengo da Scampia e all’interno della famiglia c’erano parenti affiliati ai clan. Nei 14 ettari di terreno nei pressi delle Vele di Scampia dove lavorano ragazzi svantaggiati facenti parte di una cooperativa, c’è la dimostrazione che un bene sottratto alla camorra e riutilizzato appartiene a tutti».

 Aldo Cimmino di “Libera Campania’’ sintetizza: «Nel corso degli anni si sono studiati strumenti normativi per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie che molto spesso ritornavano in mano criminali sotto altre forme. In proposito la legge 109 del 1996 ha rappresentato una svolta non da poco. Con il riutilizzo dei terreni e dei beni appartenuti alle organizzazioni criminali, si ha la possibilità di fare, creando delle comunità».