Mugnano, operai della Munianum firmano a denti stretti il passaggio alla Samir

Mugnano, operai della Munianum firmano a denti stretti il passaggio alla Samir

«Costretti per necessità economica a chiudere l’accordo» dichiarano i lavoratori MUGNANO – Accordo lacrime e sangue per i lavoratori della Munianum che


«Costretti per necessità economica a chiudere l’accordo» dichiarano i lavoratori

MUGNANO – Accordo lacrime e sangue per i lavoratori della Munianum che stamane hanno siglato il passaggio alla Samir. Alla sede della Provincia di Napoli, i quattordici dipendenti hanno accettato le condizioni imposte: contratto a tempo determinato a 30 ore settimanali. Persi anche i ticket mensa.

La situazione potrebbe aggravarsi se il 15simo dipendente dall’ex multiservizi facesse ricorso al licenziamento. In questo caso le ore settimanali passerebbero a 28. Attualmente ci sono grossi dubbi anche sugli aspetti ordinari del lavoro. Manca la sede operativa, oggetto di discussione tra la Samir e il Comune. Entrambi sostengono che i costi debbano essere sostenuti dalla controparte.

«La giornata di oggi per noi rappresenta una sconfitta. Di fatto ci è stato imposto un aut-aut: firmare con questo contratto o niente. Abbiamo ancora 5 mensilità arretrate perché la Munianum non ha liquidità. Non sappiamo come poter comprare il pane alle nostre famiglie. – afferma il rappresentante sindacale Biagio Chianese – Se siamo a questo punto è perché non sono stati rispettati gli impegni assunti dalla politica».

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Giovanni Porcelli «Sono accordi difficili da trovare soprattutto in un momento di crisi economica. La mia amministrazione si impegnerà per migliorare la condizione contrattuale dei lavoratori. In un momento di crisi delle aziende partecipate come quelle regionali come l’Eav e Astir, siamo riusciti ad ottenere il mantenimento occupazionale».