Pareggio senza reti per il Napoli a Swansea, la qualificazione si decide al San Paolo

Pareggio senza reti per il Napoli a Swansea, la qualificazione si decide al San Paolo

Difesa in difficoltà, il migliore in campo è Rafael che però si infortuna al ginocchio; bene anche Reina nella ripresa SWANSEA (GALLES)

@Raffaele Silvestri

Difesa in difficoltà, il migliore in campo è Rafael che però si infortuna al ginocchio; bene anche Reina nella ripresa

SWANSEA (GALLES) – Dopo lo straordinario quanto sfortunato girone di Champions, il Napoli torna sul palcoscenico continentale facendo il suo esordio stagionale nella competizione minore, con la gara di andata dei sedicesimi di Europa League. Grande agonismo in campo ma poche emozioni, il pareggio a reti inviolate tiene in equilibrio l’esito della sfida, che si deciderà tra sette giorni a Fuorigrotta.

Benitez si concede un moderato turnover, sia per scelta (Mertens e Ghoulam partono dalla panchina, dentro Insigne e Reveillere) che per forza, con le imperfette condizioni di Reina, rilevato da Rafael, e la contemporanea assenza dei centrali titolari Albiol (in panchina dopo la  febbre degli ultimi giorni) e Fernandez (squalificato): torna titolare Britos, con lui per la prima volta dal primo minuto c’è l’ultimo arrivato Hernique. Maggio a destra, Inler-Dzemaili sulla mediana, a completare il terzetto alle spalle del recuperato Higuain ci sono Hamsik e Callejon.

Parte bene il Napoli – ancora in maglia gialla – con la percussione centrale di Inler che serve Callejon: lo spagnolo incrocia un bel destro che finisce fuori di poco; subito dopo azione in velocità, stavolta è Callejon che innesca Hamsik, il sinistro del capitano dal limite è indirizzato verso il palo lungo, ma Vorn si distende e para. Dopo l’iniziale sfuriata partenopea, però, sono i padroni di casa a reagire e a rendersi pericolosi, complice una difesa tutt’altro che affidabile: Dyer combina bene con Hernandez e poi conclude verso l’incrocio, grande risposta di Rafael che ci arriva con le dita e manda in angolo; pochi minuti, ed è lo stesso Bony a mancare di poco il bersaglio. Dyer sulla sua fascia destra fa quel che vuole e salta puntualmente Reveillere, sul cross dell’inglese Bony manca il colpo di testa da centro area.

A metà frazione lo Swansea riparte in contropiede, la difesa è incerta e si lascia infilare dal lancio per Bony che si presenta tutto solo davanti a Rafael, il portiere esce alla disperata e si oppone con il viso al tocco dell’ivoriano che aveva provato il pallonetto; i gallesi conquistano calci d’angolo e ci provano con il gioco aereo, la retroguardia napoletana è in evidente difficoltà, Williams manca il bersaglio da favorevole posizione; ancora una grande deviazione di Rafael sull’insidioso tiro di Routledge, sul successivo corner è ancora il brasiliano a salvare sul colpo di testa di Rangel, ma subito dopo si accascia al suolo dolorante al ginocchio: Rafael riesce a concludere la frazione, che termina sullo 0-0, ma non rientra in campo nella ripresa, sostituito da Pepe Reina.

Si riparte con il Napoli in attacco, Hamsik pesca bene Higuain in area ma il tiro del Pipita, da favorevole posizione, finisce alto. Poco dopo il quarto d’ora il capitano azzurro serve Callejon, tunnel al diretto marcatore ma successiva conclusione fuori misura. Punizione per lo Swansea al 21′, Britos si perde Williams che colpisce di testa a pochi passi dalla porta: salva Reina che risponde presente nonostante le imperfette condizioni fisiche che lo hanno relegato – almeno all’inizio – in panchina.

Ultimo quarto d’ora di gara, Benitez lancia Mertens per Insigne, sono ancora i gallesi a rendersi pericolosi con un’azione in linea che permette a Routledge – in posizione sospetta – di battere d’interno a giro: la risposta di Reina è da fuoriclasse. Dentro Pandev per uno stanco Higuain, ma la gara si conferma avara di grandi emozioni e termina con un pareggio tutto sommato giusto. Serviva un gol per rendere più agevoli le cose giovedì prossimo, ora al San Paolo bisogna vincere a tutti i costi per raggiungere gli ottavi: un’impresa tutt’altro che irrealizzabile.