L’ultima gaffe di Cesaro svela il risiko della politica regionale

L’ultima gaffe di Cesaro svela il risiko della politica regionale

L’ex Presidente della Provincia, confonde l’interlocutore e gli rivela il piano per ostacolarlo alle elezioni   NAPOLI – Cesaro scambia interlocutore al telefono


L’ex Presidente della Provincia, confonde l’interlocutore e gli rivela il piano per ostacolarlo alle elezioni

 

NAPOLI – Cesaro scambia interlocutore al telefono e si lascia andare a delle considerazioni politiche proprio con la persona alle cui spalle tramava. Nicola Mercurio, attuale candidato sindaco di Sant’Antonio Abate per Forza Italia, in contrapposizione all’attuale sindaco, il centrista Antonio Varone racconta così i fatti: “Ho presentato la mia candidatura con l’intenzione di sviluppare la massima aggregazione possibile nell’area di centrodestra ed infatti, ho già raccolto l’adesione del NCD di Angelino Alfano.

Venerdì mattina ho ricevuto una telefonata da Cesaro ma non ho fatto in tempo a rispondere. L’ho richiamato e poichè non rispondeva gli ho inviato un messaggio. Dopo pochi secondi mi ha richiamato e scambiandomi per il mio omonimo Geppino Mercurio, ex assessore della giunta ancora in carica, mi ha raccontato che a Roma aveva litigato con Gioacchino Alfano, attuale coordinatore regionale del Nuovo Centro destra perché avrebbe sottoscritto un accordo per le comunali con “quell’altro” che poi sarei io!”, precisa Nicola Mercurio” sollecitando a formare anche una lista a favore di Varone. Quando poi gli ho spiegato che ero Nicola e non Geppino Mercurio, Cesaro scoperto, ha avuto attimi di silenzio”.

Quella che potrebbe sembrare un’ennesima gaffe alle quali ci ha abituato l’ex coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, mette a nudo il piano di strategia politica che il potente politico sta portando avanti già da qualche anno, appoggiando alle elezioni amministrative candidati di schieramenti diversi. Così è stato in buona parte nella provincia di Napoli alle amministrative dell’anno scorso, così sarebbe accaduto – secondo i ben informati – a Villaricca, quando la presunta convergenza con Topo spinse Gaudieri verso la fascia tricolore, a scapito di un deluso Guarino, e così, a quanto pare, sarà anche per le prossime. In realtà a Cesaro interessa che a vincere non siano i candidati del proprio partito che una volta eletti sindaci potrebbero offuscare la propria posizione di potere e ostacolare il cammino politico del figlio. Una vecchia strategia già attuata dai fratelli Martusciello negli anni passati in Campania, dove alle elezioni amministrative e regionali Forza Italia non prendeva nemmeno metà dei consensi che si raccoglievano altrove.