Caso Iazzetta, parla Porcelli a poche ore dal Consiglio Comunale: «L’ennesimo Scilipoti»

Caso Iazzetta, parla Porcelli a poche ore dal Consiglio Comunale: «L’ennesimo Scilipoti»

Nella nostra intervista il sindaco interviene a tutto tondo: possibile commissariamento, opposizione ed ex-alleati MUGNANO – Nelle prossime ore potrebbero aprirsi nuovi


Nella nostra intervista il sindaco interviene a tutto tondo: possibile commissariamento, opposizione ed ex-alleati

MUGNANO – Nelle prossime ore potrebbero aprirsi nuovi scenari nella politica locale. Il consiglio comunale di stasera sarà fondamentale per capire l’immediato futuro. Il sindaco Giovanni Porcelli non sembra dar peso alle voci del possibile abbandono del consigliere Carmine Iazzetta. Nella lunga intervista la fascia tricolore ne ha per tutti.

Voci insistenti danno l’opposizione pronta alla sfiducia, qual è la sua posizione?

Vogliono assumersi la responsabilità di farci commissariare? Lo facessero, ma in tal caso toglierebbero ai cittadini un’amministrazione votata dalla città. Il banco di prova sarà il Rendiconto alla Gestione nel consiglio comunale di maggio.

L’avvocato Iazzetta è al centro delle attenzioni politiche di maggioranza e opposizione, alla luce del suo decisivo voto.

Finché è stato come me le minoranze lo hanno massacrato, deriso, accusato, violentato politicamente mentre oggi è coccolato e accarezzato con atteggiamenti demagogici. Lo scilipotismo è detestabile. Attualmente l’ultimo mio pensiero è Iazzetta.

Non la preoccupa la mancanza di un voto necessario al prosieguo della sua amministrazione?

Certo, ma sono concentrato sulla gestione quotidiana del Comune. Io sto facendo un servizio alla città, regalandole ore della mia vita. Penso di aver già dato tanto in questi 4 anni. Oggi siamo in una situazione drammatica, ci sono persone che subiscono una forte crisi economica quotidiana. Una condizione del genere merita un atteggiamento responsabile. Non spreco parte delle mie energie per coloro che oggi stanno con me e l’indomani passano da un’altra parte.

Cosa rimprovera all’opposizione?

In quattro anni non mi ricordo una proposta di interesse collettivo da loro partorita, se non atteggiamenti strumentali e demagogici. Nel merito delle vicende cadono perché non si leggono le carte. La loro politica è pregna di pettegolezzo.

Secondo lei, quali sono state le cause di abbandono da parte di alcuni ex-alleati?

Non hanno consapevolezza di come si amministra una realtà complessa. Alcuni esponenti dell’Idv come Giosuè Ranucci e Vincenzo Amatore sono stati eletti con il premio di maggioranza dovuto alla vittoria della nostra coalizione. Iazzetta è entrato perché si è dimesso un consigliere. Quando non si condivide più la linea con la coalizione che ha vinto le elezioni, bisogna dimettersi e denunciare l’incompetenza, facendo opposizione fuori dalle istituzioni.