Elezioni regionali, a rischio le liste del M5S. Faide interne e invidie logorano il movimento

Elezioni regionali, a rischio le liste del M5S. Faide interne e invidie logorano il movimento

L’ultimo scontro in ordine di tempo è tra Ilaria Ascione (già portavoce M5S) e Salvatore Pezzella (ex Udeur, nipote del più noto


L’ultimo scontro in ordine di tempo è tra Ilaria Ascione (già portavoce M5S) e Salvatore Pezzella (ex Udeur, nipote del più noto Giulio). Firmato ieri atto di sfiducia da sedici attivisti

GIUGLIANO – Volano stracci all’interno del M5s giuglianese. Quelli che prima sembravano malumori oggi sono spaccature. Due correnti interne guidate da due volti noti del territorio, Salvatore Pezzella (nipote del più noto Giulio, già consigliere comunale ed ex Uduer eletto nel 2003 con poco più di 350 preferenze) e Ilaria Ascione (ex portavoce del Movimento), sono ai ferri corti. A scatenare il putiferio sul web sembra la gestione del gruppo Facebook da parte di alcuni attivisti. Ma in realtà Facebook è soltanto la punta dell’iceberg. Ieri, in una riunione pubblica tenuta alle 21 in Piazza Gramsci, Ilaria Ascione ha presentato un atto di sfiducia nei confronti di Pezzella e Ferrara sottoscritto da sedici attivisti. Accusa: abuso del simbolo del Movimento.

sfiduciaPeccato però che l’atto di sfiducia non sia stato gradito da Pezzella e i suoi. I capibastone per tutta risposta hanno infatti estromesso dal gruppo del social network i dissidenti autori dell’iniziativa. “A Giugliano sta succedendo un fatto gravissimo senza precedenti – ha denunciato Ascione sul suo profilo – chiedo l’attenzione immediata di tutti gli attivisti che hanno in loro i principi del MoVimento. In un gruppo fb, in cui gli attivisti si confrontano, Salvatore Pezzella ha appena pubblicato una nota ed ha proceduto senza confrontarsi”. Nota nella quale Pezzella avrebbe “epurato” dal gruppo gli attivisti non residenti e quelli non attivi  senza l’indizione di votazioni online. Nella stessa nota segue una lista di “proscrizione” con i nomi e i cognomi dei membri espulsi.

Una procedura antidemocratica, secondo Ascione. Tanto antidemocratica da spingerla a invocare a sua volta “l’espulsione immediata da questo gruppo per violazioni ripetute della netiquette e di abuso di potere da parte di Vincenzo Ferrara e Salvatore Pezzella”, e “le espulsioni immediate da queste gruppo per violazioni della netiquette per Ilvetti, Bombace,Damiano Russo, Nicola Palma”.

Insomma, la base del movimento giuglianese è una bomba pronta ad esplodere. Tra pochi mesi ci saranno le elezioni regionali e amministrative. Verranno decise strategie elettorali e candidati. In molti sgomitano cercando spazio e visibilità. E secondo indiscrezioni lo scontro via web di oggi sarebbe solo l’ultimo di una serie di dibattiti infuocati che da due anni logorano il movimento nelle riunioni settimanali. Poca democrazia interna e scarso appeal tra i pentastellati la ragione scatenante. Il rischio che senza una tregua tra le fazioni non vengano presentate le liste per le elezioni regionali e comunali a Giugliano è altissimo.

Di fronte alla deriva del movimento, l’unico in grado di ricucire lo strappo è il parlamentare Salvatore Micillo, leader di punta del M5S giuglianese. Per il momento, però, da Montecitorio tutto tace. Il deputato grillino resta a guardare. La querelle tra Salvatore Pezzella e Ilaria Ascione potrebbe anche non avere un vincitore.