Marano, pericolo dissesto: il Consiglio comunale approva il piano di riequilibrio pluriennale

Marano, pericolo dissesto: il Consiglio comunale approva il piano di riequilibrio pluriennale

Sale a 23 milioni e 661 mila euro il disavanzo complessivo dell’Ente MARANO – Consiglio comunale, approvato il piano di riequilibrio pluriennale.


Sale a 23 milioni e 661 mila euro il disavanzo complessivo dell’Ente

MARANO – Consiglio comunale, approvato il piano di riequilibrio pluriennale. L’importante provvedimento, votato dalla sola maggioranza, prevede di riequilibrare in 10 anni il disavanzo di amministrazione che ammonta – compresi i debiti fuori bilancio ancora da approvare e la passività potenziale – a ben 23 milioni e 661 mila euro. Il piano per risanare le casse dell’Ente prevede l’adozione di una serie di misure tra cui la riduzione della spesa, la rinegoziazione dei mutui e ovviamente l’aumento delle imposte e delle aliquote.

Il Comune inoltre verrà controllato dagli enti preposti circa i servizi individuali e su qualsiasi spostamento o integrazione dell’organico. Con il provvedimento l’Ente si impegna anche a garantire la copertura del servizio idrico e dello smaltimento rifiuti, a revisionare constantemente i residui passivi e attivi ed a ripristinare i fondi vincolati. Durante la discussione in aula, dura è stata la risposta dell’opposizione che ha annunciato un ricorso al Tar poiché non sono pervenuti ai consiglieri tutti gli atti e i documenti allegati alla delibera. Una mancanza dell’amministrazione dovuta – secondo il presidente dell’assise – alla quantità dei documenti e al poco tempo a disposizione degli uffici (la seduta è stata convocata solo il 23 dicembre).

“Il problema principale è che il Comune non incassa – ha tuonato il consigliere del Pd Pasquale Coppola – Il mancato incasso spesso deriva dalla sciatteria, dalla distrazione e dal menefreghismo. Non so come si possa votare un piano del genere che ferma la città per 10 anni, dovremmo passarci tutta una mano per la coscienza”. Nonostante le parole dell’opposizione, la maggioranza ha votato il piano per il riequilibrio. Il documento dovrà essere inviato entro 10 giorni alla Corte dei Conti, a cui spetta il parere definitivo. Se dalla magistratura contabile dovesse arrivare un parere sfavore, l’Ente avrebbe altri 45 giorni per riformulare un nuovo piano di riequilibrio.