Olimpico espugnato, ci pensa Higuain. Il Napoli torna terzo

Olimpico espugnato, ci pensa Higuain. Il Napoli torna terzo

Un goal del Pipita regala tre punti pesanti al termine di un match sofferto. Buon esordio per Strinic ROMA – Era quasi


Un goal del Pipita regala tre punti pesanti al termine di un match sofferto. Buon esordio per Strinic

ROMA – Era quasi uno spareggio champions, quello del lunch time dell’Olimpico, dove il Napoli pur soffrendo ha la meglio su una Lazio rimaneggiata e la scavalca nuovamente riportandosi al terzo posto. Benitez lascia Hamsik in panchina e sceglie Mertens a sinistra, con De Guzman dietro ad Higuain. In difesa esordio per Strinic.

Il Napoli parte con discreta autorità gestendo il giro palla, l’attacco laziale non sembra pericoloso ed anzi lascia spazi alle ripartenze azzurre: al 18′ Mertens lancia in profondità Higuain che controlla, capisce di essere da solo ed accelera per poi scagliare un potente destro sul primo palo che soprende Berisha e si infila in rete. Bella l’esultanza dell’argentino, che sventola la maglia numero 24 di Insigne.

Lazio che accusa il colpo e fatica a reagire, il Napoli non ne approfitta e i padroni di casa prendono coraggio man mano: prima Biglia spaventa Rafael dalla distanza, poi è Paolo che anticipa tutti sulla punizione di Ledesma e colpisce la traversa; l’occasione più clamorosa però arriva al 37′ quando sul cross di Basta Callejon si perde Cavanda, lasciando il terzino laziale libero di battere tutto solo a pochi metri da Rafael: il piatto è debole e centrale, il portiere brasiliano si salva.

Il Napoli prova ad alleggerire la pressione in contropiede, buona iniziativa di Strinic che si sposta la palla sul destro e batte verso la porta laziale, Berisha attento. Nel recupero Candreva colpisce il palo da pochi passi, ma il gioco era fermo per offside e al riposo si va con la squadra di Benitez in vantaggio.

Si riparte con Klose a dare maggior spessore all’attacco laziale, la prima occasione però è per Higuain che parte in velocità, rientra sul sinistro e mira sul palo lungo: Berisha si allunga e riesce ad evitare la doppietta per il Pipita. Il 9 in jeans ci riprova poco dopo, sfida ancora nell’uno contro uno Radu e lo fulmina, colpendo ad incrociare di destro: pallone che sfiora il palo.

Entra Hamsik per Mertens, il belga ha provato spesso la soluzione personale senza mai essere pericoloso. La Lazio si spinge in avanti e ci prova con rabbia e confusione, prima Gargano – su Keita – poi Koulibaly – in anticipo su Djordjevic – sono provvidenziali, mentre in attacco sono tante le occasioni sprecate: la più clamorosa vede Hamsik partire a sinistra e crossare forte per Callejon che sotto misura colpisce di petto, palla intercettata da Pereirinha a pochi centimetri dalla linea.

Nel finale spazio per Zapata al posto di Higuain, la retroguardia azzurra guidata bene da Albiol controlla e il triplice fischio di Rizzoli sancisce un successo forse non meritato, ma dall’importanza enorme. Il girone di andata va in archivio con il terzo posto riconquistato, giovedì c’è l’Udinese in Coppa Italia: il Napoli campione in carica non vorrà certo fare brutta figura.