Corsa contro il tempo per la messa sicurezza della Resit. “Evitare di rifare tutto”

Corsa contro il tempo per la messa sicurezza della Resit. “Evitare di rifare tutto”

Il commissario per le bonifiche De Biase: “Non possiamo più aspettare”. Ed intanto annuncia l’installazione delle centraline per il controllo dell’aria GIUGLIANO


Il commissario per le bonifiche De Biase: “Non possiamo più aspettare”. Ed intanto annuncia l’installazione delle centraline per il controllo dell’aria

GIUGLIANO – E’ corsa contro il tempo per la messa in sicurezza della “bomba ecologica” Resit. Sono all’incirca 900mila tonnellate di rifiuti tossico-nocivi. Sull’invaso, dove è partito il disegno criminale della “Terra dei Fuochi, se non fosse stato per l’inchiesta “Mafia Capitale” la criminalità organizzata avrebbe continuato a fare affari d’oro dopo anni di avvelenamento da parte del clan dei Casalesi.

LA DECISIONE DI CANTONE. Dalla trama criminale svelata dalla procura capitolina, infatti, è emerso il coinvolgimento della società affidataria della messa in sicurezza, l’Ati TreErre-Italrecuperi. Ai vertici delle due società ci sono Luigi Lausi e Riccardo Mancini, entrambi indagati nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. Dal terremoto giudiziario romano, dunque, la vicenda è passata nelle mani dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone il quale, nei giorni scorsi, ha chiesto che venga revocato l’appalto. Ora il tutto è ritornato alla Sogesid, l’azienda pubblica per la risoluzione delle problematiche in materia di tutela del territori che ieri si è riunita per valutare la situazione e ne dovrà rispondere entro 30 giorni.

CORSA CONTRO IL TEMPO. “Dobbiamo evitare che si perda altro tempo – afferma il commissario per le bonifiche Mario De Biase – rifare tutto dell’inizio deve essere l’ultima soluzione possibile e questa decisione deve avvenire prima dei 30 giorni previsti. L’appalto potrebbe essere aggiudicato anche alle altre ditte che si sono presentate e sono arrivate dietro quella incriminata. Per approvare il progetto esecutivo ci abbiamo messo 8 mesi – aggiunge De Biase – vorrei recuperare almeno questo tempo e ripartire dal progetto per poi fare tutte le verifiche del caso sulla nuova società. Subito dopo la trasparenza e la lotta al malaffare viene l’obiettivo. Parliamo di una bomba ecologica, la situazione è d’emergenza. Per me il tempo è uno dei fattori fondamentali, non possiamo stare altri anni per fare un nuovo bando. Al momento non so cosa ha in mente la Sogesid ma non li lascerò decidere da soli. Cercherò di trovare qualcosa per accelerare il processo – conclude – si è perso già troppo tempo”.

CONTROLLI TERRA E ARIA. Nel frattempo ci saranno anche altri campionamenti a i terreni circostanti la Resit e le altre discariche ed un’importante novità: le centraline per il controllo dell’aria. “Voglio capire anche quest’aspetto – sottolinea ancora De Biase – tutti ne parlano ma non c’è ancora un studio scientifico sui gas sprigionati dalle discariche”. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’annuncio ufficiale.