Beni confiscati a Quarto, Gabriele: “Importante la volontà di acquisire a patrimonio la villa di Perrone”

Beni confiscati a Quarto, Gabriele: “Importante la volontà di acquisire a patrimonio la villa di Perrone”

“Bisogna restituire i beni confiscati alla comunità, solo così si può combattere in maniera efficace la criminalità organizzata” QUARTO – “La volontà manifestata dal


“Bisogna restituire i beni confiscati alla comunità, solo così si può combattere in maniera efficace la criminalità organizzata”

QUARTO – “La volontà manifestata dal Comune di Quarto, che intende acquisire al patrimonio immobiliare la villa del boss Roberto Perrone per destinarla ad usi sociali, è un atto di estrema importanza. Troppo spesso i beni confiscati alla criminalità organizzata restano inutilizzati. Basti pensare alle condizioni vergognose in cui versa l’ex cementificio di via Marmolito, sempre a Quarto, confiscato alla camorra negli anni ’90.

Il bene, nonostante sia stato acquisito al patrimonio comunale nel 2002, è ancora abbandonato al degrado e all’incuria e chiuso ai cittadini. E’ evidente che negli ultimi anni è mancata la volontà politica di restituire una struttura così grande, in cui molto si poteva fare, alla comunità. La prossima amministrazione cittadina dovrà quindi attivarsi per affidare, in tempi celeri, questa e le altre strutture confiscate sul territorio. Sia io, nella commissione anticamorra, che Marco Di Lello, nella commissione parlamentare antimafia, ci siamo sempre impegnati affinché si trovasse una soluzione definitiva per i tantissimi beni confiscati presenti sul territorio regionale.

Per combattere in maniera efficace la camorra non basta confiscare gli immobili frutto delle attività criminali, ma è necessario restituirli alla comunità e utilizzarli come centri di aggregazione sociale e occasione per il rilancio del territorio. Lasciare queste strutture inutilizzate, abbandonate, significa darla vinta alla criminalità organizzata. Il mancato utilizzo dei beni confiscati è una problematica che investe non solo il comune di Quarto o l’area flegrea, ma tutta la regione. Come rappresentanti dei cittadini dobbiamo impegnare le nostre forze per favorire il lavoro delle associazioni di volontariato e del terzo settore che vogliono utilizzare i beni confiscati a scopo sociale. In tal senso bisogna lottare anche per snellire la burocrazia”.