Giugliano, Forza Italia si ribella al diktat di Cesaro sul nome di Luigi Guarino

Giugliano, Forza Italia si ribella al diktat di Cesaro sul nome di Luigi Guarino

L’ex Presidente del Consiglio comunale è osteggiato da tutti gli alleati della coalizione. Pesa su di lui la procedura per l’incandidabilità ancora in corso


L’ex Presidente del Consiglio comunale è osteggiato da tutti gli alleati della coalizione. Pesa su di lui la procedura per l’incandidabilità ancora in corso

GIUGLIANO – Continua la battaglia in Forza Italia per la scelta del candidato sindaco. Una parte consistente del partito non accetta la logica di imposizione da parte dei vertici provinciali del nome di Luigi Guarino. Da molti la scelta dell’ex Presidente del Consiglio comunale viene vista solo come una scelta opportunistica di Luigi Cesaro per l’elezione del figlio, candidato alle prossime regionali. I voti in favore di Armando Cesaro da parte di Guarino, uniti a quelli di Giuseppe Aprovitola e di Franco Carleo – gli ex consiglieri che appoggiano Guarino- costituiranno il prezzo da pagare per una candidatura che non è condivisa nemmeno dalle altre forze della coalizione.

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Luigi Cesaro

Sia Fratelli d’Italia che il nuovo Psi restano fermi sui nomi di Basile e Palumbo, sollevando anche il problema relativo alla procedura per l’incandidabilità che ancora pende su Guarino e di cui sembra non ne fossero a conoscenza sino a ieri. Nella riunione inter partitica del coordinamento provinciale la questione è stata sollevata anche dall’onorevole Marcello Tagliatela, che dallo stesso Stefano Caldoro si è mostrato timoroso delle ripercussioni mediatiche negative sulla competizione per le regionali.

“Non capisco quale logica muove Cesaro e Pentangelo. Noncuranti degli appelli delle altre forze politiche, restano irremovibili sul nome di Guarino, finendo per intestarsi una spaccatura del partito ed una sconfitta elettorale sicura” così tuona Luigi Russo di Forza Italia. Intanto mai come in questa competizione elettorale parte delle forze politiche di entrambi gli schieramenti contestano le decisioni calate dall’alto. Sembra che la classe politica cittadina stia vivendo una sorta di ribellione che riscatta la città dalle mortificazioni subite nel passato, mortificazioni dovute a decisioni che la riguardavano prese da politici di piccoli comuni limitrofi.