L’Espresso accusa Micillo: “3000 euro al mese di sole spese alimentari”. Arriva la replica del deputato giuglianese

L’Espresso accusa Micillo: “3000 euro al mese di sole spese alimentari”. Arriva la replica del deputato giuglianese

“Si tratta solo di un semplice errore informatico, già risolto. Perchè non parlano dei 120mila euro che ho già restituito?” ROMA –


“Si tratta solo di un semplice errore informatico, già risolto. Perchè non parlano dei 120mila euro che ho già restituito?”

ROMA – “Che fine hanno fatto gli scontrini a 5 stelle?”, questo il titolo dell’inchiesta condotta da l’Espresso sui rimborsi spese dei parlamentari pentastellati. Nel mirino de L’Espresso è finito anche il deputato giuglianese Salvatore Micillo, additato come il più “ingordo” di tutti i grillini, stando ai dati pubblicati su tirendiconto.it.

“Il deputato – si legge nell’articolo – a maggio è riuscito a spendere ben 2.937 euro. E non sotto la voce “pranzi istituzionali” o “cene di rappresentanza”, ma sotto quella “alimentari”. Praticamente i cittadini italiani hanno pagato la spesa al supermercato dell’onorevole. Per molto meno, a Roma, il partito di Grillo ha chiesto le dimissioni dell’ex sindaco Ignazio Marino”.

micilloLa risposta di Micillo non si è fatta attendere. “Il programma – ha dichiarato il deputato al nostro giornale – ha registrato tutte le varie spese sotto un’unica voce (come visibile nell’immagine allegata, ndr). Ho già apportato tutte le modifiche necessarie sul portale e chiesto la rettifica dell’articolo. Voglio ricordare – conclude – che fino ad oggi ho restituito 120mila euro, come è documentato,  soldi che sono finiti in quei quasi 15 milioni di euro con i quali tutti i parlamentari Cinque Stelle sosterranno la piccola e media impresa italiana, aiutando la nascita di mille imprese. Ma questo, spesso, non fa notizia”.