Basile a gamba tesa su Poziello: «Comunista convertito a metà. Celebra solo se stesso»

Basile a gamba tesa su Poziello: «Comunista convertito a metà. Celebra solo se stesso»

Non si conosce in quale delibera di Giunta è stato deciso dei festeggiamenti del Natale e quanto siano costati, ma al sindaco la trasparenza degli atti amministrativi, da buon comunista accentratore e dirigista, non gli appartiene


GIUGLIANO – In questi giorni abbiamo assistito ad una conversione, e di questo ne sono estremamente lieto, anche se si tratta di una conversione a metà, ma diamo tempo al tempo.  Il Comunista, signor Sindaco di Giugliano, come a settembre si definì enfaticamente in Consiglio Comunale, si è “convertito” a metà. Ha lasciato a casa il bagaglio comunista, che riteneva la religione “l’oppio dei popoli” e non diffondeva le fiabe perché non contribuivano alla creazione dell’”uomo nuovo” a cui il comunismo tendeva, Calvino docet.

Infatti, in pompa magna lontano da Giugliano, per marketing culturale, come ha affermato lo stesso Sindaco, ha presentato il programma per festeggiare il Natale a Giugliano, basandolo sulle fiabe del Basile, e ha scelto le tre Chiese del centro Storico come location di molte manifestazioni. Chiese che gli Stati Comunisti che il Sindaco osannava e ancora osanna, tenevano e tengono ermeticamente chiuse.

Sono contento Signor Sindaco che abbia capito quanto il comunismo era ed è lontano dalla nostra storia e dalla nostra cultura ed abbia riconosciuto la nostra religione, le nostre tradizioni culturali e le nostre antiche tradizioni popolari, quali radici della nostra civiltà. Vede anche il Basile era molto religioso infatti, quando era in quel di Candia si innamorò di una giovane ebrea al punto di volerla sposare e per lei compose questi versi:

Entra nel sacro Fonte,
Leggiadra Donna, ed uscirai più bella,
Come sorge dal mar lucida stella;
Così fia l’alma eguale
A la beltà del viso,
E gareggiar potrai col Paradiso.

Ciò detto, devo constatare signor Sindaco che di comunista Le è rimasta ancora la cultura della sopraffazione e del dispotismo, per cui si è convertito a metà. Infatti, Lei ha tenuto volutamente all’oscuro di queste sue decisioni sulle manifestazioni del Natale la III Commissione Consiliare, preposta a svolgere ruolo non solo di controllo, ma anche di proposizione. Lei si è rifiutato di andare in Commissione Cultura per discutere del Basile e del Natale, così come le era stato richiesto dai consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza che compongono la III Commissione violando tutte le norme dei Regolamenti statutari.

basileAd oggi, inoltre, non si conosce in quale delibera di Giunta è stato deciso dei festeggiamenti del Natale e quanto siano costati, ma a Lei la trasparenza degli atti amministrativi, da buon comunista accentratore e dirigista, non le appartiene. Vede Lei è stato eletto da circa il 15% dell’elettorato di Giugliano, ma ora Lei è il Sindaco che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, quelli che l’hanno votata e quelli che non l’hanno votata. Pertanto deve portare rispetto a tutti ed avere considerazione di tutti, siano essi esponenti della maggioranza e, a maggior ragione, della opposizione, che rappresenta oltretutto la maggioranza dei cittadini di Giugliano.

Una ultima considerazione, la presentazione a Napoli è stata proprio una “cafoneria”, ma quale marketing culturale, solo stupida piccineria, le giuste idee e i bei programmi si diffondono da qualsiasi posto vengono trasmesse. La terza città della Campania che va a presentare il suo Natale altrove. Come se Napoli andasse a presentare il suo cartellone natalizio a Roma e così via.

Non contesto il suo diritto nel voler festeggiare il Natale, secondo le sue scelte, ma vede il confronto con tutti è fattore di crescita ed arricchimento. Comunque mi auguro sinceramente che le iniziative da Lei decise facciano vivere un buon Natale a tutti nella nostra Giugliano e rappresentino un elemento di svolta positivo. Forse in fondo non so a Lei del Basile e del Natale quanto le interessa , ma da come sono andate le cose, sembra che Le interessa di più che si celebri se stesso, rispolverando quel culto della personalità di staliniana memoria. Ad maiora semper signor Sindaco.

Vincenzo Basile