Almaviva, botta e risposta Pd-M5S

Almaviva, botta e risposta Pd-M5S

Il segretario regionale del Partito Democratico Assunta Tartaglione ed il consigliere regionale del Movimento Gennaro Saiello esprimono, non senza polemiche, la loro vicinanza alle centinaia di lavoratori a rischio licenziamento


NAPOLI – Ferve il dibattito politico in merito alla questione licenziamenti Almaviva. Sono ben 3000 in tutta Italia i posti a rischio dei lavoratori nel call center della società, di questi 400 solo a Napoli.

“Esprimo la mia vicinanza e quella di tutto il Pd campano ai lavoratori del gruppo Almaviva- ha dichiarato Assunta Tartaglione, segretario regionale del PD, a mezzo Facebook- Il Governo è già intervenuto, attraverso il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, chiedendo all’azienda di bloccare il piano di licenziamenti. L’Esecutivo ha, del resto, già convocato un tavolo sui call center e messo a disposizione ammortizzatori sociali fino al 2017. Auspico che si avvii al più presto un dialogo costruttivo. E’ necessario, pur nel rispetto dell’autonomia imprenditoriale, tutelare al massimo i livelli occupazionali. La difficile congiuntura economica, infatti, impedirebbe ai lavoratori un’adeguata ricollocazione. I lavoratori vanno tutelati al più presto”- ha concluso la Tartaglione.

Il M5S, nella persona del consigliere regionale e componente della Commissione Attività produttive Gennaro Saiello, rende noto quanto segue: “Siamo al fianco dei 400 lavoratori del call center Almaviva di Napoli a rischio licenziamento. De Luca e l’assessore Palmeri- ha proseguito Saiello- dovrebbero intervenire immediatamente per scongiurare un simile rischio – afferma – e sostenere in ogni sede la necessità che l’azienda riveda la sua decisione di licenziare migliaia di persone in tutta Italia.

Il tavolo sui call center voluto dal Governo Renzi non ha fin qui prodotto nulla nonostante la promessa di mettere a disposizioni ammortizzatori sociali fino al 2017 – aggiunge –  Serve intervenire al più presto per tutelare i livelli occupazionali di una regione già in ginocchio.Oggi sono stato anche insieme con i lavoratori del Consorzio di bacino di Caserta e Salerno – prosegue Saiello- Anche in quel caso stiamo parlando di persone che non percepiscono lo stipendio da mesi e sono disperati. La Palmeri non ha concesso che fossi presente al tavolo di confronto spiegando che era una riunione solo per i sindacati. Ho fatto notare al suo staff un modus operandi da biasimare. Ho atteso che l’incontro finisse per sapere dai sindacati cosa avesse detto loro l’assessore – ha concluso Saiello – ‘Mancano i fondi’, ha sentenziato la Palmeri che ha aggiornato il tavolo al prossimo 4 aprile”.