Caso Casavatore, M5S contro De Luca: “Questa storia riguarda anche lui e la sua maggioranza”

Caso Casavatore, M5S contro De Luca: “Questa storia riguarda anche lui e la sua maggioranza”

L’ombra degli Scissionisti sul voto. I consiglieri regionali Ciarambino e Viglione: “PD al centro di un sistema politico-affaristico-camorristico. Dopo 5 mesi ancora bloccata la commissione speciale”


NAPOLI – Sono 15 gli indagati nel caso che ha scosso il comune di Casavatore. C’è l’ombra del clan degli Scissionisti, infatti, sull’ultima campagna elettorale. L’accusa è voto di scambio, aggravato per tredici persone dalla componente mafiosa. Sul caso sono intervenuti in modo molto duro i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.

“Da Casavatore emerge un quadro allarmante e di profondo inquinamento dei partiti, della politica e di pezzi di amministrazione. Il PD – lo svela l’inchiesta della magistratura – è al centro di un sistema politico-affaristico-camorristico dove l’intimidazione, i patti scellerati e il mercimonio sono usati per il controllo scientifico del voto”. Lo denuncia Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania.

“Ci sono le foto con i vertici del Pd, deputati e dirigenti regionali che sostengono il loro candidato sindaco Salvatore Silvestri poi finito nella bufera – attacca – faccio rilevare che il caso Casavatore riguarda anche la Regione Campania e un leader come Vincenzo De Luca. Abbiamo constatato con amarezza come la denuncia e iniziative contro la camorra non facciano parte dell’agenda delle priorità e neppure dei discorsi del presidente della Giunta”.

“De Luca è colui che ha accusato lo scrittore Roberto Saviano di inventarsi la camorra  per continuare a scrivere i libri – sottolinea – addirittura quando in Consiglio e nei lavori delle Commissioni parliamo di legalità, trasparenza  e lotta ai clan e alla corruzione siamo canzonati, derisi e presi in giro anzi etichettati come dei ‘fissati’. Abbiamo dovuto subire attacchi disgustosi ogni volta che abbiamo sollevato la questione di una politica ormai senza più morale”. “Il PD fa della questione morale un accessorio demandano con generiche suppliche alla magistratura di fare pulizia – sottolinea – cominciassero loro a buttare fuori dalla porta i camorristi, gli indagati, i condannati che bazzicano nel dentro e fuori il loro partito”.

“E’ una camorra bipartisan che ha interesse ad infiltrarsi nella politica e nella pubblica amministrazione – denuncia Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione anticamorra – con appalti, subappalti e affidamenti diretti dove i controlli sono più blandi”.

“Non ci sorprende che in questo fosco contesto – continua Viglione – la Commissione speciale anticamorra sia priva da oltre 5 mesi del presidente. E’ un attentato alla sua agibilità e alle sue potenzialità in rapporto ai territori della Campania di azioni di prevenzione e controllo nei riguardi di amministrazioni che sono a rischio infiltrazioni, raccordandosi con gli organismi competenti a livello parlamentare e giudiziario. E invece è in stato di paralisi”.

“Occorre dare una scossa – conclude Viglione – Casavatore è solo uno spaccato di una situazione più generale e grave in cui il Pd e gli altri partiti comprese le tante e incontrollate liste civiche devono mettere mano”.