Il giardino sempreverde del vicino

Il giardino sempreverde del vicino

Il Collana si prepara ad un totale restiling che lo renderà un polo importantissimo su scala nazionale, a pochi chilometri di distanza da uno degli scempi più eclatanti degli anni 2000

@Saverio Nappo

stadio Collana
Il Collana presta il fianco al giardino di piazza Quattro Giornate
Il Collana presta il fianco a piazza Quattro Giornate

NAPOLI- Sono un povero illuso. Si, oramai credo di esserlo. Perché ho creduto per così tanto tempo alle promesse -non mantenute- che oramai ho la fiducia a brandelli. E non ho creduto solo a quelle: ho creduto nei programmi politici pre-elezioni di questo o quel gruppo gareggiante, ho creduto nel calcio pulito, ho creduto nella fede senza scopo di lucro. Sono un povero illuso, ve l’ho detto. Volete sapere cos’è la cosa che più mi fa andare il cervello in fiamme? E’ il dover guardare il giardino del vicino sempre realisticamente più verde. Quante volte, percorrendo il rettilineo che costeggia lo stadio De Cristofaro, vi siete posti domande del tipo: perché non mettono a nuovo questo stadio? Perché il Palazzetto dello Sport non ha mai funzionato pur essendo praticamente nuovo? Perché non è possibile utilizzare lo stadio anche per l’atletica leggera dato che ci sarebbero -c’erano- le strutture adatte? Di queste domande me ne sono fatte così tante che non ricordo più se sono nate prima le strutture o i loro problemi burocratico-strutturali. Fatto sta che mi affaccio dal mio balcone sulla società e do puntualmente un’occhiata al giardino del vicino, senza farmi scoprire.

Prima di prender eil nome di Alberto Collana, lo stadio si chiamava Littorio
Prima di prendere il nome di A. Collana, lo stadio si chiamava Littorio

A qualche chilometro dallo “Stadio della Vergogna -non me la sento più di offendere il buon nome di Alberto De Cristofaro– c’è il Vomero, quartiere collinare di Napoli. A piazza Quattro Giornate c’è lo Stadio Arturo Collana, casa del Napoli dal 1934 al 1959. Il Collana trasuda di storia pur essendo uno stadio fondamentalmente piccolo e stretto nella morsa del quartiere che lo tiene incastrato nella capienza di 12000 posti. Non uno di più. Un po’ come il De Cristofaro di Giugliano, solo che quest’ultimo sorge in una zona periferica, assegnata -di fatto- allo sviluppo di un polo sportivo-culturale. Il Collana ha saputo sopravvivere alla guerra e al terremoto, ai cedimenti strutturali dovute alle esultanze scomposte (nel 1946, durante la partita Napoli-Bari, alla rete di Lushta, l’esultanza fu tanta e scomposta da provocare il cedimento di un settore della tribuna, col conseguente crollo ed un bilancio di 114 feriti) e alla cattiva gestione. Ma non al menefreghismo politico. Come un parassita tremendo, la politica degli anni 80-90 ha sottratto puntualmente fondi da investire per la riqualificazione del Collana, mettendolo -di fatto- sul patibolo del tempo, pronto per essere giustiziato da vandalismo ed intemperie. Un po’ come il De Cristofaro, solo che quest’ultimo è una vittima della politica contemporanea, essendo uno stadio giovanissimo, inaugurato nell’Agosto del 2000.

Il Collana, tra le altre cose, ospita le partite del Napoli femminile
Il Collana, tra le altre cose, ospita le partite del Napoli femminile

Affacciato al mio balcone, continuo, quindi, a guardare il giardino del vicino. Il Collana si rifà il trucco! Avete sentito? Ma che trucco! Il Collana si rifà il vestito intero! La gestione dell’impianto del Vomero è passata al consorzio ATI Collana Sport, il quale è subentrato alla gestione comunale garantendo una gestione proficua per sedici anni. Pronti-via ecco partnershit a valanga per trasformare un problema in una soluzione. La Mondo Sport installerà la nuova pista per l’atletica leggera, come quelle che sta installando a Rio per le Olimpiadi. L’investimento di 5 milioni di euro sarà coperto dal credito sportivo e da imprese del settore di primaria importanza come la PMS Group, la Gana Sport, la Mapei, la Megawatt e la Gio Holding Immobiliare Orofino. Un po’ come per il De Cristofaro. Ehm, no. Mi manca l’aria. Sono solo un povero illuso che spia il vicino con il giardino più verde.