Melito, degrado e terreni inutilizzati nella zona di edilizia popolare: il Comune attende novità

Melito, degrado e terreni inutilizzati nella zona di edilizia popolare: il Comune attende novità

“Il proprietario di un’area ci ha assicurato- ha detto il capogruppo Raffaele Caiazza- che, una volta ottenuta la nostra autorizzazione, avrebbe proceduto alla realizzazione di una struttura polifunzionale”


MELITO – La 219, le cosiddette “palazzine”, zone di edilizia popolare presenti in molte città, luoghi spesso difficili. L’area in questione, a Melito di Napoli, comprende via Madrid e dintorni ma, a fronte di un’isola ecologica che esiste da pochi anni, i problemi della zona sono ancora tanti. Dall’allarme criminalità, è di qualche settimana fa la notizia di un blitz delle forze dell’ordine con relativi arresti, alla piscina comunale, costruita oltre 30 anni fa e mai inaugurata, di cui abbiamo scritto recentemente. Oltre ad essere ricettacolo di delinquenti ed a presentare opere incompiute, sono presenti anche, proprio di fronte alla piscina comunale fantasma, ettari di terreno inutilizzati. Quest’area fa parte di una proprietà privata e non era mancata, a detta di un esponente della politica melitese, la buona volontà da parte del possessore del terreno, per creare una struttura polivalente, con tante attrezzature sportive, che facesse da traino per i ragazzi di questa difficile zona.

“L’area di via Madrid- spiega l’Avv. Raffaele Caiazza, capogruppo al Comune della lista civica Melito Adesso- è una zona di edilizia popolare, di categoria C167, destinata all’edilizia popolare, e non una zona H, destinata ad aree particolari e dove è possibile costruire infrastrutture. Pertanto, con buona volontà, il proprietario del terreno in questione aveva chiesto, ed ottenuto, dal Comune di Melito, una deroga per poter effettuare i lavori per la creazione di un’area polifunzionale. Della vicenda si è occupato il Dirigente del Settore Urbanistica del Comune, l’Architetto Francesco Mattiello. Da oltre un anno, però- conclude Caiazza- non abbiamo ricevuto comunicazioni, sull’effettivo inizio dei lavori, da parte del diretto interessato”.

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