Aggredito a 13 anni da un gruppo di coetanei: giusto o sbagliato diffondere le foto?

Aggredito a 13 anni da un gruppo di coetanei: giusto o sbagliato diffondere le foto?

Il dibattito attorno alla vicenda di Fabio è aperto. “Giusto denunciare”, per una madre che ha vissuto un’esperienza ancora peggiore. “Sbagliato perchè è altissimo il rischio di emulazione”, secondo una psichiatra


MUGNANO – Effetto emulazione o leggittima denuncia? Quanto di giusto c’è nel rendere pubblica la foto di Fabio, il 13enne di Mugnano aggredito e pestato nei giorni scorsi da un gruppo di coetanei all’esterno di un supermercato. “E’ giusto, ha fatto bene il padre a diffondere le foto. Visto che ormai tutto è social, mostrare può smuovere le coscienze”- dice Teresa Manes, madre di un altro minore, Andrea, che, nel 2012 a Roma, si tolse la vita a soli quindici anni per essere stato deriso dai compagni di classe perchè portava pantaloni rosa.

“La diffusione reiterata di immagini e video”- dice invece la psichiatra Silvana Galderisi, come riporta in un proprio servizio il TG5- “può portare ad un aumento delle vessazioni, è già successo. Il rischio di emulazione è alto. E’ giusto invece denunciare e parlare di bullismo per isolare i violenti”.

I colpevoli dell’aggressione sono stati individuati ma, in quanto minorenni, non sarebbero imputabili.

 

 

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