Casacelle nel degrado, la solita vecchia storia

Casacelle nel degrado, la solita vecchia storia

Ritorniamo nel quartiere Casacelle per controllare se e in che modo le annose problematiche sono state risolte o se, quantomeno, le istituzioni se ne stiano occupando. Ciò che ci appare evidente sin da subito è che la situazione è sempre uguale se non addirittura peggiorata

@Saverio Nappo

GIUGLIANO – Il 19 gennaio scorso decidemmo di raccontarvi cosa accade alla ‘Giugliano che non vedete’. Provammo a farlo con le parole, con varie fotografie scattate sul posto, allegammo all’articolo anche un video tanto esplicativo quanto triste. Vi raccontammo quella che è la realtà quotidiana del quartiere Casacelle, uno dei più lontani dal centro cittadino. Probabilmente sottovalutammo il significato stesso di lontananza, associandolo ad una pura caratteristica geografica o, in generale, ad una distanza più o meno notevole. Ci ritroviamo a pensare al concetto di “lontananza” mentre ripercorriamo dopo 50 giorni circa il lungo rettilineo che attraversa il quartiere Casacelle, fino a dove Giugliano e Parete si abbracciano in aperta campagna. Realizziamo che nulla è cambiato di una virgola e che, qui, la storia è perpetuamente sempre la stessa.

Una storia già raccontata, purtroppo.

Allora ci viene naturale collegare questo desolante menefreghismo istituzionale al concetto di lontananza: quanto è realmente lontana Casacelle dalle istituzioni, o meglio, quanto sono lontane le istituzioni da Casacelle? Eppure fatichiamo a comprendere le reali difficoltà nel gestire un quartiere dove la densità abitativa, ancora oggi nel 2017, è tra le più basse di tutta la città e probabilmente di tutta la provincia a Nord di Napoli. Ripercorriamo quello che è un percorso ad ostacoli, tra amianto e calcinacci, tra vecchi e nuovi scarichi, indiscussi protagonisti di questa storia. Quanto è difficile colmare politicamente ed istituzionalmente i 5 chilometri scarsi che separano il Municipio di Giugliano dai suoi scheletri nell’armadio? Cambiare la storia non significa necessariamente fare miracoli. Basterebbe scrivere una storia nuova e subito.

Articolo redatto in collaborazione con Raffaele Castellone