Blitz della GdF al comune di Napoli, la Corte dei Conti: “2 milioni di danno erariale”

Blitz della GdF al comune di Napoli, la Corte dei Conti: “2 milioni di danno erariale”

Coinvolti l’assessore Palma e due dirigenti di vertice del comune


NAPOLI – Odierna, in esito ad indagini delegate al nucleo pt di Napoli, la Procura regionale della Corte dei Conti per la Campania, nella persona del sostituto procuratore generale dott. Ferruccio Capalbo, ha emesso degli inviti a dedurre nei confronti di alcuni esponenti del comune di Napoli in relazione ad irregolarità nella contabilizzazione di poste debitorie dell’ente verso l’unità tecnica amministrativa (subentrata nella gestione dei crediti/debiti dell’ex commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania).

In particolare, i finanzieri hanno ricostruito la gestione contabile di una consistente massa debitoria a carico del comune partenopeo, originatasi nel periodo 2005-2009, quando, in piena situazione di emergenza sanitaria, il commissariato per l’emergenza si sostituì agli enti locoli campani nel servizio di smaltimento rifiuti.

Nonostante abbia sottoscritto, nel 2008 e nel 2012, due convenzioni con l’Uta per regolare i termini e le modalità dei pagamenti dovuti, il comune di Napoli è da circa 5 anni rimasto moroso di una cifra superiore ai 93 milioni di euro che, ad oggi, sommata agli oneri accessori, si approssima ai 140 milioni di euro. Nonostante l’evidente rilevanza e l’assoluta incontrovertibilità del debito, solo una porzione di esso, pari a circa 21 milioni di euro, è stata iscritta nel bilancio comunale. Le conseguenze dell’omessa esposizione in bilancio dell’intero debito esistente verso l’uta, hanno fatto mancare a quest’ultima le risorse necessarie a soddisfare i rispettivi creditori, causandole maggiori esborsi dovuti a interessi e spese legali, quantificati in oltre 2 milioni di euro.

Le indagini hanno fatto emergere ipotesi di presunta responsabilità a carico di un assessore e di due dirigenti di vertice del comune, (l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli Salvatore Palma, dirigente Giuseppe Pulli e l’ex ragioniere generale Raffaele Mucciariello) i quali, pur in presenza di una normativa di favore che, nel 2013 e 2014, permetteva di ricevere anticipazioni di liquidità da parte della cassa depositi e prestiti per soddisfare i debiti in essere, circostanza di cui il comune comunque si avvalse per oltre 1 miliardo di euro, omisero di liquidare all’uta quanto meno i 21 milioni di euro già impegnati in bilancio.