Consigli per gli acquisti: Alex Meret

Consigli per gli acquisti: Alex Meret

Per il Napoli (così come per la Juventus) il “problema portiere” è un tema caldo che necessita una rapida soluzione di spessore e qualità. A queste caratteristiche corrisponde Alex Meret, giovane promessa del calcio italiano, di proprietà dell’Udinese, in prestito alla Spal, capolista in serie B

@Saverio Nappo

NAPOLI – Ti accorgi che il tempo passato comincia ad essere “tanto” quando ti rendi conto di essere contemporaneo tanto al passato quanto al presente, sufficientemente da riuscire a collegare fatti e persone appartenenti sia all’uno che all’altro periodo storico. Ad esempio, nella stagione 1996/1997, il Napoli cominciava il suo inarrestabile declino, chiudendo al tredicesimo posto a pari punti con la Roma (41), a soli quattro punti dal Cagliari retrocesso con 37 punti. Nella stagione successiva sarebbe stata scritta una delle pagine più tristi della storia del club partenopeo: una retrocessione con uno dei punteggi più bassi di sempre (14 punti in 34 giornate). Sempre in quella stagione (96/97), la Juventus si laureava Campione d’Italia per la ventiquattresima volta con Zidane a supporto di Del Piero e Alen Bokšić. Il titolo di Capocannoniere andò a Filippo Inzaghi, punta dell’Atalanta (24 reti di cui 6 su rigore), ottenuto grazie a due reti realizzate in più rispetto alle 24 (di cui 4 su rigore) realizzate da Vincenzo Montella. Ebbene, durante quella stagione, esattamente il 22 marzo, un giorno prima di Napoli-Juventus (0-0, ndr), a Udine nasceva Alex Meret.

Alex Meret nasce all’ombra delle alpi friulane, imponenti come le parate di Angelo Peruzzi, Sebastiano Rossi e Luca Marcheggiani. Mentre Meret piange e ride tra le braccia della madre, un ragazzo appena diciannovenne sta scalando i vertici del calcio italiano con la maglia del Parma, riscrivendo uno-alla-vola i record legati al ruolo di portiere: Gianluigi Buffon. Quando Alex Meret compie quindici anni – Buffon è un caposaldo della Juventus e il Napoli è ritornato tra le ‘grandi’ del calcio italiano – l’Udinese bussa alla sua porta e a quella del Donatello Calcio, una piccola società dilettantistica della provincia di Udine. Solo tre anni dopo – a 18 anni – viene promosso in prima squadra come secondo portiere, alle spalle di Orestīs Karnezīs. L’esordio in serie A non arriva ma è titolare il 2 dicembre 2015 nel 4º turno di Coppa Italia contro l’Atalanta (3-1, ndr) allo stadio Friuli e qualche giorno dopo, il 17 dicembre, nell’ottavo di finale contro la Lazio (2-1, ndr) allo stadio Olimpico. Alex è ormai cresciuto e, si sa, un uomo senza responsabilità non può dirsi tale. Chiede di essere ceduto in prestito perché è «meglio giocare».

Va alla Spal, in serie B dove, ad oggi, è una delle colonne portanti dei bianco azzurri di Ferrara (primi a 64 punti). A chi gli chiede se gli piacerebbe andare a fare il secondo di un grande portiere, alludendo all’interesse del Napoli – su di lui anche la Juventus, la Roma, il Liverpool –, lui risponde che «allenarsi con i campioni è utile e bello, ma la partita conta di più: senza continuità, perdi ritmo e distanze». Osservare la sua grinta e la totale assenza di timore reverenziale si avverte la fermezza del suo intento: scalare il calcio italiano, come Buffon, suo idolo e punto di riferimento sportivo. Le ottime prestazioni di Alex Meret sembrano una costante così come le sue stats: sia nelle tre stagioni alla primavera dell’Udinese che alla Spal, indipendentemente dal valore delle difese schierate a sua protezione, i numeri dicono 1 goal – scarso – subito a partita, di media. Stessi numeri che hanno caratterizzato l’ascesa di un altro prospetto eccellente, già catalogato – di diritto – nella scuola dei grandi portieri italiani: Gianluigi Donnarumma, guardiano dei pali del Milan.

Proprio con Donnarunna, Meret ha condiviso la “trafila delle under” della Nazionale italiana. Era con lui nella selezione Under16, nell’Under17, oltre all’Under21: «lui ha già dimostrato di essere grande in A, io devo ancora farlo. Di solito le rivalità sono utili perché ognuno spinge l’altro a essere migliore. Tra l’altro è un bravissimo ragazzo: abbiamo diviso la camera in un ritiro dell’Under 21 e ci siamo conosciuti». Il 18 marzo scorso – a vent’anni – ha ricevuto la prima convocazione in Nazionale maggiore: Gianpiero Ventura lo ha selezionato per la sfida all’Albania a Palermo, valida per le qualificazioni ai Mondiali in Russia e per l’amichevole contro l’Olanda ad Amsterdam. Il Napoli, così come la Juventus, si trova a dover far fronte al problema portiere. Sia Gigi Buffon che Pepe Reina, infatti, sono ad un passo dal punto finale della loro carriera e la programmazione anticipata per il futuro prossimo, come la storia insegna, risulterà certamente decisiva. Alex Meret è, assieme a Gigio Donnarumma, senza dubbio il futuro del “portiere italiano”. Mai come in questo caso, per il Napoli, gli ottimi rapporti con i Pozzo potrebbero fare la differenza.