Estorsione e spaccio di droga: arrestati “Giovannone” ed il cugino di “Angiulill”

Estorsione e spaccio di droga: arrestati “Giovannone” ed il cugino di “Angiulill”

Operazioni condotte dalla Polizia. Uno dei due aveva un tatuaggio che riconduceva al clan di appartenenza


NAPOLI – La Polizia di Stato ha tratto in arresto Angelo Cuccaro, elemento di spicco dell’omonimo clan camorristico, attivo nell’area orientale di questo capoluogo, in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente del tipo cocaina, resistenza a p.u., aggravati dall’art. 7 L. 203/91. Il predetto, cugino ed omonimo del più noto capoclan, alias “Angiulill”, risulta pregiudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, violazione legge sulle armi, reati contro il patrimonio.

Nell’anno 2014 fu oggetto di un agguato di camorra, scaturito dallo scontro armato tra il clan Cuccaro con la fazione scissionista Amodio/Abrunzo. In particolare, nell’ambito delle consuete attività di contrasto alla criminalità organizzata, insistente nell’area orientale di questo capoluogo, personale della Sezione Criminalità Organizzata di questa Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. San Giovanni-Barra procedeva ad un servizio di polizia giudiziaria nel quartiere Barra e più segnatamente nei pressi della nota roccaforte del clan Aprea/Cuccaro, ubicata nel complesso di edilizia popolare compreso tra questo Corso Sirena e via Prima Traversa Mastellone, ove risultano attive diverse piazze di spaccio, gestite dalla citata organizzazione criminale.

All’esito della operazione suddetta, il personale operante, nel procedere al controllo di alcuni pregiudicati, sorprendeva Angelo Cuccaro, il quale alla vista della polizia, si dava a precipitosa fuga. Da ciò nasceva un inseguimento durante il quale lo stesso ha tentato di disfarsi dello stupefacente, poi rivelatasi del tipo cocaina, per un peso complessivo di circa 10 gr. L’inseguimento aveva termine solo dopo alcune centinaia di metri , allorquando Cuccaro è stato bloccato nonostante un folto gruppo di parenti ed astanti avesse tentato di coprirne la fuga ed ostacolare l’arresto.

Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno estorsivo che rappresenta una delle principali fonti di sostentamento delle organizzazioni criminali, personale della Squadra Mobile di Napoli predisponeva un mirato servizio anche nel quartiere di Soccavo ove da attività informativa era emerso che, in coincidenza dell’imminenti festività pasquali, si era registrato un incremento delle richieste estorsive nei confronti dei commercianti del quartiere ad opera di affiliati al clan Vigilia, operante nel medesimo quartiere.

Nell’ambito dei predetti servizi Angelo Marasco, nato a Napoli il 9 settembre 1983, detto “Giovannone” è stato colto in flagranza del reato di estorsione, perpetrato nei confronti del titolare di un esercizio commerciale ubicato in via Nicolò Garzilli, nel quartiere di Soccavo. I successivi riscontri investigativi hanno fatto emergere che già nei giorni precedenti Marasco, affiliato al clan Vigilia e con precedenti di Polizia per reati specifici, si era recato presso l’esercizio commerciale in questione, riferendo che occorrevano soldi per “il clan e per i carcerati”. Tale richiesta è stata reiterata nella serata di ieri alla presenza degli agenti che lo hanno tratto in arresto La vicinanza di Marasco Angelo al clan camorristico Vigilia è testimoniata, tra l’altro, dal tatuaggio con la dicitura “Lino o’ niro”, pseudonimo del defunto capo clan Vigilia Pasquale che il predetto ha impresso sul collo.