Studentessa 17enne stuprata dal branco: “Volevano farmi sentire in colpa”

Studentessa 17enne stuprata dal branco: “Volevano farmi sentire in colpa”

Una vera gogna mediatica nei confronti della ragazzina vittima delle violenze


NAPOLI – Era lo scorso 26 Giugno, quando una ragazzina fu molestata e stuprata da un gruppo di 3 minorenni, lo scorso 26 Giugno, allo scoglione di Marechiaro, non ancora 18enne.

I 3 ragazzini, sono stati identificati e ora sono formalmente indagati in una vicenda che potrebbe far scattare arresti, condanne (qualora venissero confermate le accuse) o il trasferimento in comunità di recupero. Una vicenda finita in un fascicolo della Procura minorile, impegnata a svolgere accertamenti sul racconto della parte offesa, ma anche su alcuni reperti finora acquisiti: parliamo dei tamponi effettuati sulla ragazzina e su quello di uno dei tre minori finiti sotto inchiesta, che ha dato il consenso per il prelievo del Dna, in vista di una eventuale comparazione con le tracce biologiche finora refertate.

Una vera gogna mediatica ha spinto  la ragazzina a riconoscere profili facebook, e a fare i nomi dei suoi aguzzini,  in una vicenda investigativa che ora attende  di presentarsi al cospetto di un giudice. Ma, in attesa dell’incidente probatorio, pesa la ricostruzione messa agli atti, in un fascicolo coordinato dal pm minorile. Secondo una prima ricostruzione due avrebbero consumato una prima parte di violenze, dopo averla posta sotto sequestro nella zona delle «finestrelle» di Marechiaro, Inoltre questi tali erano spalleggiati da altri due – spiega la studentessa – che guardavano e mi rendevano impossibile la fuga»: tra questi – aggiunge la parte offesa – c’è anche quello che di lì a qualche giorno avrebbe usato facebook per minacciare la ragazzina e indurla a ritrattare.

«Hanno cercato di farmi passare per quello che non sono, hanno cercato di farmi sentire in colpa per quello che avevo subìto, per quello che mi era toccato vivere», racconta commossa all’incontro con una psicologa ed il magistrato, dopo aver sporto la denuncia, come riporta ilmattino.it