Un sogno d’amore che si avvera: Pasquale e Antonio presto sposi

Un sogno d’amore che si avvera: Pasquale e Antonio presto sposi

“La cattiveria della gente non ci ha fermati, il loro odio l’abbiamo trasformato in amore e siamo andati avanti per la nostra strada”


ORTA DI ATELLA – Finalmente il sogno di Antonio e Pasquale sta per diventare realtà. Dopo 24 anni di amore, soddisfazione e di felicità stanno per celebrare il loro matrimonio. I due si sono già uniti civilmente l’8 giugno scorso presso il comune di Orta di Atella, ma il 7 agosto pronunceranno il fatidico sì con una vera e propria cerimonia,  giurandosi amore eterno. Un amore segnato anche da ostacoli che insieme sono riusciti a superare: “La cattiveria della gente non ci ha fermati, il loro odio l’abbiamo trasformato in amore e andiamo avanti per la nostra strada”, dice Pasquale rivolgendosi a chi per vari motivi ha cercato di abbatterli.

La cerimonia si svolgerà  alle 17.00 nella loro villa, in via Giovanni Paolo II, con un rito interamente scritto dagli sposi. Tutto è stato organizzato nei minimi particolari per rendere quel giorno ancora più importante non solo per loro ma per tutti. Il loro paese è pieno dei mega inviti, sui quali campeggia una frase che racchiude tutta l’idea su cui si basa il matrimonio, un’idea di uguaglianza e di amore con la A maiuscola. “L’unico regalo che possiate fare è abbracciare i vostri figli, qualsiasi cosa scelgano sarete sempre lì con loro”, dicono i futuri sposi. Un messaggio rivolto a tutti coloro che tendono ad “allontanarsi” da ciò che si percepisce come diverso. 

 

Pasquale raggiungerà Antonio sulle note di un violino bianco che suonerà per loro, in ricordo di un loro nipote scomparso prematuramente da poco. “Sento che mio nipote sarà con me in quel giorno – dice commosso Pasquale – Ad accompagnarmi sarà mio padre, insieme a due damigelle, una ragazza affetta da una sindrome di nanismo e una  invalida”. Le fedi arriveranno direttamente da Roma, create da una gemmologa.

Al termine del rito sarà poi un elicottero ad accompagnare gli sposi al ristorante, presso Villa Orsini per il proseguo dei festeggiamenti con tutti gli ospiti. La parola d’ordine di quest’unione è condivisione, gli sposi hanno infatti chiesto agli invitati e a chiunque volesse partecipare al matrimonio di non spendere denaro in futili regali ma di lasciarli in una scatola bianca, poiché saranno devoluti al Santobono, al reparto di oncologia a cui sono particolarmente legati.