Tragedia alla Solfatara, il piccolo Alessio: “La mia famiglia dov’è?”

Tragedia alla Solfatara, il piccolo Alessio: “La mia famiglia dov’è?”

Il bambino, di 7 anni, è l’unico superstite della tragedia che ha distrutto l’intera famiglia


POZZUOLI – Alessio, 7 anni, è l’unico superstite della tragedia alla Solfatara che ha colpito la famiglia Carrer, tutti di origine torinese ma residenti a Meolo, in provincia di Venezia.

Papà Massimiliano, mamma Tiziana ed il piccolo Lorenzo di 11 anni sono le vittime del dramma consumato lo scorso pomeriggio a Pozzuoli. I tre turisti, in viaggio nell’area flegrea, sono caduti nel cratere a seguito degli smottamenti del terreno, morendo sul colpo.

“La mia famiglia è in ospedale, vero? Li stanno curando? Quando potrò rivederli?” Questo sono le domande che Alessio continua a sottoporre a chi, in questo tragico momento, si sta prendendo cura di lui. Alessio ha visto i genitori lanciarsi per afferrare il fratellino. Aveva solo uno zainetto Alessio durante la gita alla Solfatare, rimasto sulla spalle della mamma prima della caduta. Lui si è salvato perché ha scelto di correre all’indietro, a cercare aiuto.

Ieri pomeriggio, affidato alle cure di due psicologhe e della responsabile dei servizi sociali del comune di Pozzuoli, Enrichetta La Ragione, Alessio poco aveva voluto capire della tragedia che aveva visto.  Il suo tutore pro-tempore, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, conferma: «Il piccolo non ha consapevolezza, ancora. Quello che ho visto, da poco dopo mezzogiorno fino a queste ore, ha cambiato la mia vita. Vedo quel bambino che ancora spera, quel buco e nulla sarà come prima. Sarà fatto il massimo per lui ed i suoi familiari».La nonna del cuore, Gilberta, che viveva con lui nel casolare di campagna appena ristrutturato dal papà ingegnere, è in viaggio, con gli zii materni ed i nonni paterni. Sarà difficile per i parenti, usare le parole giuste per  mettere al corrente il piccolo della tragedia che ha sconvolto per sempre la sua famiglia.

 

APERTA L’INCHIESTA

«La tragedia alla Solfatara di Pozzuoli mi ha profondamente colpito, come credo abbia colpito tutti noi – commenta il presidente Vincenzo De Luca – Ci impegneremo nel garantire al bambino superstite tutta l’assistenza necessaria per accompagnarlo nel suo percorso di vita. Istituiremo una commissione d’indagine che possa ispezionare e verificare le condizioni di sicurezza nei luoghi anche privati che sono aperti al pubblico».

 

LA TESTIMONIANZA

“Ho fatto qualche metro in avanti d’istinto- ha detto a ilmattino.it- e ho visto una persona, forsa la guida turistica disperata.  A parlare è Diego, pizzaiolo napoletano che esercita la propria attività sul lungomare di Pozzuoli, molto famoso nel settore e tra gli appassionati. I soccorsi sono stati immediati, in pochi minuti hanno messo in sicurezza l’area e ci hanno allontanato”. Ha aggiunto Vitagliano. “Sono davvero sotto choc, una fine terribile per quella che doveva essere una gita tranquilla.

L’uomo era alla Solfatara per fare un sopralluogo di lavoro: il 19 settembre avrebbe dovuto cucinare una pizza geotermica nell’ambito della manifestazione di Malazé.

LEGGI ANCHE: 

Pozzuoli, frana alla Solfatara: tre morti