Rosa Di Domenico, la mamma: “E’ vergognoso. Hanno detto di rassegnarmi”

Rosa Di Domenico, la mamma: “E’ vergognoso. Hanno detto di rassegnarmi”

E’ svanita per i genitori la speranza di poter riabbracciare la piccola Rosa


SANT’ANTIMO – Ancora nessun lieto fine per il caso di Rosa Di Domenico, la 15enne scomparsa da Sant’Antimo, lo scorso maggio. La giovane studentessa è ormai fuori casa da 8 mesi e la speranza dei genitori di riabbracciare la figlia per le festività natalizie è ormai svanita.

Il mese scorso il programma televisivo “Chi l’ha visto?” ha confermato che la ragazzina è viva. Rosa ha inviato un messaggio ai suoi genitori, da un numero sconosciuto, in cui esclama: “Ciao sono Rosa, oggi 4 novembre, vi faccio sapere che sto bene .” Il video è poco nitido, la ragazza sembra spaventata ed impaurita.  Non si riesce a comprendere il posto in cui sia stato girato. “Non mi ha tratta male, non mi fa mancare nulla, ho trucchi, piastre, orecchini, ho due conigli che mi ha portato per non farmi sentire sola” dice Rosa nella seconda parte del messaggio.

Durante la trasmissione andata in onda ieri sera il legale della famiglia di Domenico ed i genitori di Rosa continuano a sostenere la tesi chela giovane sia stata rapita e sequestrata dal 28enne pakistano e che si trovi in uno stato di sottomissione all’uomo dal quale non sa come tirarsi fuori, come testimoniano il suo malessere e le sue condizioni psico – fisiche evidenziate dal videomessaggio ai genitori.

” Mi vergogno di essere italiana, mi vergogno di essere in questo paese dove nessuna Procura è riuscita a dare una risposta alla scomparsa di mia figlia.  E’ impensabile che una ragazzina sia stata sequestrata da un pakistano e nessuno faccia nulla per riportarla a casa. Chi è di dovere, fate qualcosa e se non se siete capaci, cambiate mestiere”.

Rosa aveva chiesto nel videomessaggio – sotto indicazione quasi sicuramente dell’uomo – di ritirare le denunce – ma come è stato spiegato nella trasmissione di ieri, non è possibile. I genitori di Rosa vogliono solo che la giovane faccia rientro a casa, di Quasib poi sarà la prassi giudiziaria ad occuparsene.