Buste della spesa “farcite” di schede elettorali ed esponenti del clan ai seggi elettorali

Buste della spesa “farcite” di schede elettorali ed esponenti del clan ai seggi elettorali

L’ex Sindaco veva denunciato pressioni del crimine organizzato sulla macchina amministrativa e per questo motivo era stata ascoltato dalla Dda


CASTELLAMMARE DI STABIA – Pacchi alimentari e buste della spesa «farciti» con volantini elettorali, schede fotografate nel seggio: alla Procura di Torre Annunziata sono già state aperte due inchieste sulla regolarità del voto a Castellammare di Stabia. Ma-come riporta ilmattino.it- a preoccupare gli investigatori è soprattutto la segnalazione della presenza di elementi di spicco del clan Cesarano all’interno del seggio di Ponte Persica: episodio, questo, che pare destinato a confluire in un terzo fascicolo. A Castellammare, la città in cui due consiglieri comunali sono stati ammazzati dalla camorra in meno di vent’anni, l’ombra del voto di scambio e la pesante presenza di camorristi durante le operazioni elettorali preoccupa non poco.

Ad appena una settimana dal ballottaggio, i temi prettamente politici passano in secondo piano, anche dopo le denunce tutt’altro che velate fatte dall’ex sindaco Antonio Pannullo, sfiduciato da parte della sua maggioranza lo scorso gennaio, che prima di lasciare l’incarico tra le raffiche di «fuoco amico» aveva denunciato pressioni del crimine organizzato sulla macchina amministrativa e per questo motivo era stata ascoltato dalla Dda in commissione antimafia.