Giugliano, saltò per due volte tra le polemiche: lunedì il consiglio sull’impianto rifiuti

GIUGLIANO – Si terrà finalmente lunedì’ prossimo 15 ottobre alle 20:30 la discussione in consiglio comunale sul nuovo impianto di trattamento dei rifiuti previsto nella centrale Turbogas dell’Enel di Ponte Riccio a Giugliano.

La discussione è saltata già due volte: il 20 settembre quando un problema tecnico ai microfoni impedì la continuazione dell’assise e 5 giorni dopo, quando in pochi della maggioranza si presentarono in aula ma poi la abbandonarono.

Il 25 settembre scorso, infatti, la seduta in corso saltò per mancanza di numero legale quando, la maggioranza presente, abbandonò la sala Mena Morlando poco prima che si votasse per la proposta della minoranza (Pd escluso) di diffidare il presidente della Regione Vincenzo De Luca a costruire un nuovo impianto sul territorio di Giugliano perchè espressamente vietato dalla legge n. 87 del 5 luglio 2007, che all’articolo 3 recita:

“…in assenza di interventi di riqualificazione o di opere di bonifica nel territorio dell’area «Flegrea» – ricompresa nei comuni di Giugliano in Campania, Villaricca, Qualiano e Quarto in provincia di Napoli, per il territorio contermine a quello della discarica «Masseria Riconta» – e nelle aree protette e nei siti di bonifica di interesse nazionale, non possono essere localizzati ulteriori siti di smaltimento finale di rifiuti”.

Proposta che nei giorni seguenti fu adottata anche dal consiglio comunale di Qualiano e proposta a Villaricca.

In aula dopo l’interruzione del consiglio ci furono veementi proteste da parte dei cittadini condite da urla, accuse e striscioni. I momenti di tensione seguirono anche all’uscita della casa comunale.

Il sindaco Antonio Poziello, il giorno seguente, richiese una nuova assise sulla questione. Nella seduta delle polemiche del 25, infatti, giustificò la sua assenza in aula, perchè impegnato a seguire sul posto l’evolversi della situazione dell’enorme rogo che avvenne lo stesso giorno nel campo rom di Giugliano in zona ASI.

LE PROTESTE ALLA FINE DELLO SCORSO CONSIGLIO