Bagarre M5S Giugliano, la dura risposta della senatrice Castellone a Nicola Palma

Bagarre M5S Giugliano, la dura risposta della senatrice Castellone a Nicola Palma

Il consigliere comunale aveva detto: “In consiglio comunale non siederò affianco al ‘figlioccio’ della senatrice Mariolina Castellone”


GIUGLIANO – Bagarre Movimento Cinque Stelle a Giugliano. La senatrice Mariolina Castellone ha replicato a quanto affermato dal consigliere comunale Nicola Palma, dello stesso Movimento. Palma, dopo la sostituzione del dimissionario consigliere Vincenzo Risso con Salvatore Pezzella, aveva dichiarato tramite un post sulla sua pagina Facebook pubblica “In consiglio comunale non siederò affianco al ‘figlioccio’ della senatrice Mariolina Castellone”. 

Tra i commenti c’era anche quello di un attivista del Movimento che accusava la senatrice di avere legami con il deputato Salvatore Micillo.

Questa la replica della Castellone in merito a quest’ultimo commento ed a quanto affermato da Nicola Palma:

“Nicola Palma, pubblicamente nego ogni pregressa conoscenza con Salvatore Micillo, cosa di cui sei testimone oculare, essendo stato presente alle formali prime presentazioni intercorse tra noi a fine gennaio.

In quanto al mio albero genealogico, mi vorrete perdonare se sono sicura di conoscere i miei parenti meglio di voi e quindi anche del fatto che sono sicura di non essere parente di Salvatore.

In quanto a Salvatore Pezzella, definirlo mio ‘figlioccio’ è cosa che non meriterebbe commenti, ma mi va di precisare che in tutta la mia vita l’ho visto al massimo 4 volte; di contro, mi pare che sia il vostro consigliere perché a suo tempo avete accettato una lista in cui fu candidato: siete stati voi quindi a metterlo nelle condizioni di essere votato e oggi di rappresentarvi in consiglio comunale.

Anche dire che io lo finanzio è un errore madornale, oltre che una mancanza etica: ho dato un budget, previa regolare fattura, per acquisto di cappellini e magliette, in virtù di un evento mirato a svolgere una operazione di pulizie spiagge, che ha coinvolto molti cittadini attivi. Del resto l’ho fatto dopo aver constatato che fosse supportato da altri esponenti del movimento.

Ad oggi, mi ritrovo a fronteggiare le illazioni più disparate e addirittura ad essere additata come causa delle dimissioni di Risso.

Se davvero è stato il mio gesto a causarle, allora la costernazione diventa duplice: nessun mio gesto avrebbe dovuto provocare l’abbandono di una carica da cui si è stati investiti grazie a cittadini che hanno scelto di riporre la loro fiducia in una persona anziché in un’altra.

Detto questo, la bagarre che consegue ad attacchi pubblici perpetui, infarciti da risentimenti personali nei miei confronti o nei confronti di Micillo, non serve al territorio, non fa bene al movimento nè porterà nessuno a sentirsi meglio.

Vi invito a cessare questo percorso autodistruttivo e a concentrarci invece su quanto di buono possiamo fare.

Le persone ci votano per questo, non di certo per assistere a battaglie fratricide.

Andiamo avanti”.

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