Marano, l’arresto di Antonio Orlando e il surreale silenzio della città

Marano, l’arresto di Antonio Orlando e il surreale silenzio della città

Nessun politico della città, tranne il deputato Caso, ha sentito il bisogno di soffermarsi un minuto sull’importante arresto di ieri


marano antonio orlando

MARANO – C’è stato un silenzio assordante, surreale, a Marano dopo l’arresto dell’ultimo grande boss Antonio Orlando, per tutti Mazzolino, reggente dell’omonimo clan. Mentre la stampa locale e nazionale era impegnata a diffondere tutti i dettagli di quell’arresto clamoroso, a cui la Dda partenopea e i carabinieri del Nucleo Provinciale hanno lavorato per anni, il resto della città taceva.

Non una parola da parte del neo sindaco Rodolfo Visconti e dalla sua amministrazione, nessun plauso all’Arma da parte dei candidati sindaci che fino a un mese fa si dichiaravano per la legalità ora e sempre, silenzio anche da parte di quella sinistra più estrema che ha fatto della lotta alla camorra una delle sue bandiere. Gli unici a sottolineare l’importanza dell’operazione di ieri, che ha inflitto un durissimo colpo – l’ennesimo – al clan Orlando, sono stati l’onorevole Andrea Caso del 5 stelle e il sindaco di Quarto.

Gli stessi politici che due giorni fa hanno urlato con post, video, comunicati stampa, iniziative il loro No alla violenza sulle donne, oggi sulla violenza della camorra non avevano nulla di dire. Solo silenzio, così sottile eppure cosi tangibile. Quasi come se ci fosse stato un lutto o una tragedia. Perchè questo silenzio? Paura, timore, il non volersi esporre? No. Dietro questo silenzio c’è probabilmente solo omertà. Nonostante le decine di arresti, le inchieste su criminalità e politica – che spesso sono andate a braccetto – lo smantellamento di intere famiglie criminali, a Marano l’omertà supera ancora la voglia, il desiderio, persino la speranza di un riscatto. Si preferisce il silenzio, il non esporsi, il girarsi dall’altra parte, il guardare solo ai propri interessi, piuttosto che prendere una posizione netta, chiara contro la camorra.

E fin quando si Marano ci sarà questa coltre di silenzio e di omertà, potranno arrestare anche tutti gli Orlando, i Polverino e i Nuvoletta malavitosi di questa città, ma le cose non cambieranno mai. E da domani, mentre il clan Orlando tornerà a riorganizzarsi, torneremo a parlare delle buche nell’asfalto, dei rifiuti, a pagare le estorsioni, a salutare per rispetto il guappo di turno. In silenzio.