Il figlio in ospedale con un codice verde, padre aggredisce medici e infermieri per saltare la fila

Il figlio in ospedale con un codice verde, padre aggredisce medici e infermieri per saltare la fila

L’uomo ha anche distrutto una porta a vetri prendendola a pugni


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NAPOLI – Il figlio in ospedale con un codice verde, padre aggredisce medici e infermieri per saltare la fila. La pagina fb Nessuno Tocchi Ippocrate denunciato una nuova aggressione ai danni del personale medico e infermieristico campano. Questa volta è toccato al personale sanitario del Santobono. ”

 

«Il 6 dicembre quando dalle 18.30 circa, durante il normale turno di servizio, è entrato con violenza nei box pediatrici il padre del piccolo paziente accettato dal triage alle ore 18.43 come codice verde cambiato poi in giallo alle 18.56 dopo che l’uomo ha minacciato le infermiere di turno al Triage dando pugni sul vetro, facendo anche allontanare altri utenti in attesa di registrazione. Ha minacciato e tentato di colpire pazienti e personale medico e infermieristico cercando di passare avanti agli altri per ottenere un immediato ricovero per il figlio.

Dentro i box, aggrediva il personale medico infermieristico che gli capitava davanti indistintamente (incluso l’ortopedico che si trovava nel box pediatrico per altri motivi) impedendo il normale svolgimento del lavoro e bloccando tutte le attività in corso. Solo l’intervento delle guardie, allertate dal personale in cerca di aiuto, ha evitato conseguenze più drammatiche.

Dopo essere riusciti ad allontanare il padre veniva fatta entrare la mamma col bambino per accertare le condizioni cliniche del paziente, ma essendo la postazione di guardia del PS ancora scoperta, riesce nuovamente ad entrare nei box pediatrici e a lanciarsi contro il medico di turno, ma veniva fermato in tempo prima che l’aggressione degenerasse. La polizia, allertata più volte, è intervenuta dopo circa 50 minuti dalla prima chiamata e ha segnalato l’episodio al presidio di polizia sezione Arenella.

Al momento del ricovero tanto richiesto dal padre, la madre risponde anche che se non era il caso non lo ricoverava, voleva solo “sapere come stava il bambino”, a conferma del fatto che l’urgenza del caso veniva stabilita dai genitori e dall’incapacità delle poche guardie di mantenere l’ordine al Triage. Il paziente è attualmente ricoverato presso la Pediatria I, per l’ovvia incapacità della gestione familiare e per completare l’iter diagnostico già iniziato al precedente ricovero presso l’Osp SS. Annunziata, dove era stato dimesso nella stessa mattinata in benessere clinico e con eventuale rientro ad esami in corso refertati”