Lutto nello spettacolo: attore di film e fiction muore a causa di una stufa a legna

Lutto nello spettacolo: attore di film e fiction muore a causa di una stufa a legna

Attore di teatro, aveva preso parte a pellicole come Malèna, con la regia di Giuseppe Tornatore, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ma anche La matassa con Ficarra e Picone e Baaria


PALERMO – E’ morto in silenzio. Per colpa di una stufa a legna. Giovanni Martorana (nella foto a fine articolo), non c’è più. L’attore palermitano – 53 anni – è stato trovato senza vita ieri nel suo appartamento di Monreale, in contrada Pezzingoli. Il corpo è stato trovato privo di vita. Si ipotizza che fosse morto già da due giorni, ucciso dai fumi letali sprigionati dalla stufa. Conosciuto nell’ambiente con il soprannome “U Saracinu”, Martorana era un pezzo di quella Palermo che non si può dimenticare. La sua faccia – inconfondibile – era comparsa in numerosi film diventati cult per il cinema locale, e non solo. Con lui se ne va un altro pezzo della Palermo più vera.

Attore di teatro, aveva preso parte a pellicole come Malèna, con la regia di Giuseppe Tornatore, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ma anche La matassa con Ficarra e Picone e Baaria. Non solo film. Martorana aveva trovato spazio anche nella fiction di successo L’onore e il rispetto, al fianco di attori come Ben Gazzara, Ángela Molina e Vincent Spano. Nel 2010 aveva recitato nella serie televisiva Squadra antimafia – Palermo oggi, e due anni prima nel film tv L’ultimo padrino, con la regia di Marco Risi (2008). I funerali sono stati celebrati oggi alle 12 nella parrocchia del Santissimo Crocifisso a Pietratagliata.

Non era famosissimo, ma aveva lasciato il segno. Come quella frase simbolo dei Cento passi, celebre film di Marco Tullio Giordana. Mentre Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato) manifesta il suo entusiasmo per la nascita di Radio Aut, per utilizzare liberamente questo mezzo per attaccare e denunciare i potenti mafiosi del paese, nel momento di euforia l’attore protagonista del film fa sapere agli amici che vuole portare il suo messaggio anche fuori Palermo. A quel punto Martorana, uno degli amici, gli risponde in perfetto palermitano: “Sé, quannu c’è bientu…”. Un’amara “sentenza” seppellita da una risata collettiva. E come ricorda adesso chi lo conosceva, Martorana in fondo “era qualcuno in un mondo di nessuno che si credono qualcuno”.

 

FONTE: PALERMOTODAY.IT