Melito, sul piano di riequilibrio il Presidente del Consiglio Marrone scrive al prefetto: “Chiarezza e trasparenza”

Melito, sul piano di riequilibrio il Presidente del Consiglio Marrone scrive al prefetto: “Chiarezza e trasparenza”

Secondo i rumors della politica locale, vista l’incrinatura dei rapporti tra Marrone e la maggioranza, già si respirerebbe aria di golpe


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MELITO – Si preannuncia un Natale con il botto nelle ovattate stanze del palazzo municipale di via Salvatore Di Giacomo. Ad innescare l’inaspettata “batteria” di fuochi d’artificio,in questi giorni di fine d’anno, è il presidente del consiglio comunale, Nunzio Marrone.

Non è certo una “lettera a babbo Natale”, quella che il numero uno dell’assise cittadina stamane, 14 dicembre anno domini 2018, protocollo n.32997, ha inviato a sindaco, assessore al bilancio, al responsabile del Servizio finanziario, al collegio dei Revisori dei Conti e, per conoscenza, al prefetto di Napoli.

Oggetto della missiva: gli adempimenti afferenti il piano di riequilibrio finanziario.”Al fine di consentire a questo organo di predisporre nel rispetto dei termini”, scrive testualmente il presidente del consesso civico, “le relative convocazioni, sia delle competenti commissioni, della conferenza dei capuigruppo e di conseguenza dell’assemblea consiliare deputata all’esame del piano di riequilibrio finanziario, si richiedono agli organi e agli uffici in indirizzo notizie in merito”.

Il presidente Marrone, in particolare, chiede al Servizio finanziario e al collegio ei Revisori dei conti, di conoscere lo stato di avanzamento degli atti contabili propeteudici all’approvazione di detto piano, tenuto conto che il termine ultimo per l’approvazione da parte del consiglio comunale, come riferito a questo organo, è ormai imminente ossia il 6 gennaio 2019″.

Nel testo della lettera, Marrone tiene altresì a precisare che “la proposta, munita di tutti pareri prescritti dovrà essere depositata nei termini regolamentari per il successivo esamedei consiglieri e pertanto è necessario conoscere i tempi per procedere alle funzioni di competenza”.

Considerata la condizione di predissesto dell’ente locale, il presidente del consiglio comunale chiede “di conoscere se sono stati richiesti i pareri alla Commissione per gli organici locali del Ministero circa eventuali vincoli dell’Ente per future assunzioni del personale e/o altre forme di collaborazione anche tramite rapporti convenzionali, come recentemente avviati”.

Fin qui il testo della lettera del vertice del parlamentino locale che, al rede rationem, chiede a sindaco, giunta e revisori dei conti, chiarezza e trasparenza su una querelle, quella del piano di requilibrio, in cui giocano le sorti future delle nostra cittadina. Ma c’è un altro punto su cui bisogna riflettere. Quella del presidente Marrone, al di là del linguaggio asciutto, tecnico e quasi notarile del testo, si preannuncia come una vera e propria bomba ad orologeria che va a minare il campo dell’attuale maggioranza che a quanto sembra non avrebbe ancora le idee chiare sul darsi sul piano di riequilibrio. E di conseguenza, secondo i rumors della politica locale, vista l’incrinatura dei rapporti tra Marrone e la maggioranza, già si respirerebbe aria di golpe ai danni del presidente Marrone. Più di qualcuno ne avrebbe, infatti, già chiesto la “testa” di Marrone, reo di svolgere il suo ruolo all’insegna del fair play e della trasparenza. Da qui una paradossale contromossa.

Addirittura quella di “offrire” la poltrona più alta del consiglio comunale ad un esponente delle opposizioni. Se fosse vera questa ipotesi, assisteremmo ad un brutto “papocchio”. L’ennesimo tentativo di inciucio di una mala politica che confermerebbe la stridente frattura che esiste anche nella nostra città tra paese reale e paese legale. E che continua a mortificare quotidianamente migliaia di cittadini.