Giugliano, sentenza per i 3 carabinieri infedeli: condannati a 9 anni di reclusione

Giugliano, sentenza per i 3 carabinieri infedeli: condannati a 9 anni di reclusione

Per le vittime erano diventati “Los bastardos de la Punto negra”, i tre militari in servizio nella caserma della compagnia di Giugliano


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GIUGLIANO – Condannati a 9 anni ciascuno i 3 carabinieri della caserma di Giugliano. Si tratta di Castrese Verde, Amedeo Luongo e Giuseppe D’Aniello. I 3 carabinieri avevano studiato un piano perfetto per ricevere un un encomio a discapito di un cittadino del Ghana. «Un cinico e spregiudicato piano criminoso» come scrive il gip nella sua ordinanza. Avevano infatti arrestato Munkail Kaliu Osman per terrorismo. Secondo i militari il ragazzo ghanese faceva parte di una cellula dell’Isis che nell’immediato avrebbe colpito il centro commerciale Auchan di Giugliano. Condannati per  arresto illegale, calunnia, falso ideologico, porto e detenzione illegale di armi e l’ aggravante dei futili motivi.

LA STORIA

Parliamo dei “Los bastardos de la Punto negra”, i tre carabinieri infedeli in servizio nella caserma della compagnia di Giugliano.

Partiamo dalla fine. È il 27 giugno 2018. I tre militari Verde, Luongo e D’Aniello vengono arrestati con le accuse di calunnia, falso ideologico, porto e detenzione illegale di armi e le aggravanti dei futili motivi e dell’abuso di potere. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord Vincenzo Saladino accoglie le istanze del pubblico ministero Simone de Roxas. I militari erano già finiti nel mirino perché, secondo le denunce di alcune prostitute operanti sulla fascia costiera, approfittavano della propria autorità per estorcere soldi e favori sessuali. Fu proprio da una di queste denunce che nacque l’appellativo di “bastardi della punto nera”.

I 3 carabinieri avevano studiato un piano perfetto per ricevere un un encomio a discapito di un cittadino del Ghana. «Un cinico e spregiudicato piano criminoso» come scrive il gip nella sua ordinanza. Avevano infatti arrestato Munkail Kaliu Osman per terrorismo. Secondo i militari il ragazzo ghanese faceva parte di una cellula dell’Isis che nell’immediato avrebbe colpito il centro commerciale Auchan di Giugliano. Tutto falso.

Verde, Luongo e D’Aniello avevano organizzato il falso arresto costruendo ad hoc la scena del crimine. Pistole, fotografie del centro commerciale, copie del Corano e frasi in arabo da fanatismo integralista. Il tutto posizionato ad arte nella casa dove si trovava il ghanese.

Dopo mesi di indagine pare che gli inquirenti siano riusciti a chiudere il cerchio e mettere un punto a questa triste vicenda che ha infangato e mortificato il lavoro svolto da tutta la compagnia di Giugliano. Un lavoro che ha posto le basi per un rapporto di fiducia tra la città di Giugliano e la compagnia dei Carabinieri, nel frattempo passata sotto la guida del capitano Andrea Coratza. Il triste episodio ha solo in parte scalfito la credibilità dell’arma, che resta un punto di riferimento per tutti i cittadini.