Poche emozioni a San Siro. Milan e Napoli si dividono la posta in palio

Poche emozioni a San Siro. Milan e Napoli si dividono la posta in palio

Al Meazza Milan e Napoli si annullano a vicenda in un pareggio che non serve a nessuno. Esordio per Piatek


MILANO – Milan e Napoli si spsrtiscono un punto a testa, nell’anticipo serale della ventunesima giornata di Serie A. Un punto che serve a poco ad entrambe le squadre al termine di una gara nella quale il pareggio è il risultato più giusto. Il Napoli è sembrato giocare con il freno a mano tirato, riservandosi, forse, di cercare con più convizione il risultato nella gara di Martedi. Il Milan ha fatto quello che ha potuto e quasi riusciva nell’impresa di portare a casa la vittoria, ma Ospina ha salvato tutto.

Primo tempo a ritmi contenuti, per non dire blandi. Il Napoli cerca il predominio territoriale con un pressing alto non costante, mentre il Milan cerca quando può di uscire palla al piede. Nonostante l’enorme potenziale offensivo messo in campo da Ancelotti, ovvero Milik, supportato da Mertens e da un centrocampo composto per la maggiore da trequartisti (Insigne a sinistra, Zielinski e Ruiz in mezzo e Callejon a destra) non produce altro che una conclusione di Callejon, ben disinnescata da Donnarumma.

Il Milan non resta a guardare e riesce spesso ad approfittare dello squilibrio prodotto dalla mediana azzurra e presentarsi con sufficiente continuità nella tre-quarti azzurra, con Paquetà e Suso pronti sia alla conclusione personale sia ad alimentare l’azione di Cutrone ma, fondamentalmente, Ospina non è chiamato a compiere interventi di rilievo.

Nel secondo tempo il Milan inizia con le marce alte già innestate: Kessie temporeggia nel cuore dell’area partenopea e la sua conclusione viene deviata in angolo. Poteva essere il vantaggio rossonero, a freddo, ma Malcuit mette una pezza. La partita scorre via tra una fiammata e l’altra ma senza veri pericoli. Milik spezza la monotonia della sua gara raccogliendo il suggerimento, da sinistra, di Zielinski; il polacco numero 99 controlla e si gira nel lasso di un secondo, ma il sinistro è centrale e facile preda di Donnarumma.

Serata opaca per Mertens

E’ lo stesso Zielinski, pochi minuti dopo, ad incaricarsi di creare grattacapi alla sua vittima preferita (Donnarumma), ma il suo sinistro dai venti metri è ordinaria amministrazione per l’estremo difensore rossonero. Esce Paquetà, al termine di una gara senza grossi squilli di tromba. Evidentemente, il brasiliano non riesce ancora ad integrarsi nel sistema di gioco di Gattuso; al suo posto Borini. E tre minuti dopo fa il suo esordio in maglia rossonera Piatek, al suo posto di un Cutrone non alla sua migliore performance.

Anche Ancelotti fa ricorso alla panchina, richiamando Mario Rui ed inserendo Ghoulam, per dare maggiore freschezza e spinta sulla sinistra, laddove il Napoli ha trovato più sbocchi per portare avanti i suoi attacchi.

Ma è Piatek che prova a mettersi in luce e regalarsi un debutto da favola, incuneandosi in area azzurra, ma Koulibaly rimedia travolgendo anche Ospina. Sul corner seguente, il Milan produce la sua migliore occasione, con Musacchio che, in acrobazia, fa rinsavire l’ancora dolorante Ospina, che toglie il pallone dall’angolo basso alla sua destra.

Entra Verdi al posto di un Mertens davvero inconsistente. Il Napoli spinge forte ma non è nè incisivo nè fortunato. Callejon non controlla adeguatamente un assist di Verdi e, poco dopo, Zielinski ingaggia un vero e proprio duello a distanza con Donnarumma. Tre tiri dai venti metri nell’arco di sette minuti, da parte del polacco. Il primo esce di poco, gli altri due sono tentativi facilmente addomesticati da Donnarumma ma che avrebbero meritato sorte migliore, con un pizzico di convinzione in più da parte del centrocampista azzurra.

Ancelotti richiama in panchina Insigne, anch’egli poco ispirato e propone Ounas come soluzione ultima per scardinare la difesa rossonera, che invece si consolida con l’innesto di Laxalt al posto di Calhanoglu.

Gli azzurri perdono Ruiz per espulsione (doppia ammonizione) in pieno recupero, ed Ancelotti, allontanato per proteste, ma i rossoneri non fanno in tempo ad approfittare del vantaggio numerico. L’espulsione del mediano azzurro resta l’ultimo episodio degno di nota della partita, che si conclude, dunque, con un pareggio a reti bianche.

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