Usura e furto di carte di credito, 6 arresti: uno è di Giugliano

Usura e furto di carte di credito, 6 arresti: uno è di Giugliano

Il tutto è iniziato con delle denunce fatte da un’azienda di Laureana Cilento


Giugliano

AGROPOLI – I Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno eseguito 6 arresti, per usura e clonazione di carte di credito, con la collaborazione dei colleghi della compagnie territoriali competenti. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Vallo della Lucania per gli, inizialmente, indagati: un 48enne di Polla, un 34enne di San Giorgio a Cremano, un 46enne di Giugliano, un 27enne di Agropoli, un 49enne e un 26enne di Capaccio Paestum.

Il tutto è iniziato con delle denunce fatte da un’azienda di Laureana Cilento, e raccolte dai Carabinieri della stazione di Torchiara, relative a pagamenti fatti con carte di credito rubate presso. Secondo il resoconto di queste ultime, il proprietario dell’azienda per estinguere un debito di 8mila euro aveva dato l’uso del pos e del conto corrente a due degli arrestati. Da quel momento il debito iniziò a salire portandolo a quota 10mila e costringendo il povero imprenditore a richiedere un ulteriore prestito ad altri due usurari, da restituire con 4 assegni post datati di 1600 euro l’uno per poi tramutare in 14 cambiali da 600 l’una il restante importo di 8400.

Da quì l’intercettazione delle conversazioni telefoniche e l’analisi dei tabulati davano l’accertata l’esistenza di un gruppo criminale attivo nel Cilento dedito alla ricettazione di carte di credito e al successivo indebito utilizzo. Questo permise di accertare che anche altri residenti erano state vittime di questa stessa banda: infatti alcuni degli indagati erano legati tra loro da un vincolo associativo teso alla clonazione di carte di credito riconducibili a conti correnti accesi presso istituti bancari asiatici.

Gli arrestati effettuavano pagamenti di enormi somme di denaro che variavano dai mille ai 10 mila euro che poi dividevano tra di loro. L’identificazione è stata, invece, più  complicata per chi era “addetto” alla clonazione delle carte, che attualmente hanno portato circa 19 denunce di persone attualmente in stato di libertà.

COMUNICATO STAMPA

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