L’incubo di una nuova faida di camorra, 3 omicidi in meno di 76 ore

L’incubo di una nuova faida di camorra, 3 omicidi in meno di 76 ore

I tre omicidi potrebbero essere collegati fra loro. Indagini dei carabinieri in corso


faida di camorra

MUGNANO/ACERRA/CAIVANO – La camorra torna a sparare e lo fa in modo prepotente: 3 omicidi in 3 giorni. Un bilancio veramente drammatico, uno scenario che non si vedeva dai tempi della terza faida di Scampia.

Sabato 16 febbraio, a cadere sotto i colpi dei killer, Giovanni Pianese, un incensurato 60enne di Mugnano, ucciso con un singolo colpo alla testa da due uomini, giunti a bordo di uno scooter in via Machiavelli. I due killer avrebbero  agito a volto scoperto. Giovanni non apparteneva alla malavita locale, a differenza del figlio Saverio, ritenuto affiliato al clan degli Abete-Abbinante-Notturno. Si tratterebbe quindi, secondo gli investigatori, di una vendetta trasversale. Nelle organizzazioni criminali spesso funziona così, si colpisce direttamente la persona interessata, ma un parente.

Ieri mattina, via Pietro Nenni ad Acerra, è stato ucciso il 46enne Vincenzo Mariniello, ritenuto il boss dell’omonimo gruppo criminale. Mariniello era ritornato in libertà da appena due giorni. In due, a bordo di una motocicletta lo hanno raggiunto mentre era nella sua auto e lo hanno crivellato di colpi. L’uomo è morto in ospedale qualche ora dopo.

La vittima del terzo omicidio, avvenuto questa mattina tra Caivano e Orta di Atella, risponde al nome di Ferdinando Fenice, 37enne di Grumo Nevano. L’uomo, già con precedenti per droga, è stato ritrovato nei pressi dell’uscita dell’asse mediano, crivellato da 5 colpi di pistola. Sul luogo dell’omicidio è stata ritrovata anche un’auto, una Fiat 500 L, completamente bruciata. I killer, molto probabilmente, le hanno dato fuoco per distruggere ogni traccia.

Tre omicidi in meno di 76 ore. Tutti con lo stampo della camorra. Gli investigatori al momento non escludono nulla. Le tre azioni criminali potrebbero essere collegate tra loro. È evidente che qualcosa si è rotto negli equilibri malavitosi e una nuova faida di camorra rischia di insanguinare il territorio.