Il Napoli-2 riprende il Sassuolo. Insigne risponde a Berardi per il pareggio finale

Il Napoli-2 riprende il Sassuolo. Insigne risponde a Berardi per il pareggio finale

Il capitano azzurro risponde all’attaccante nero-verde in una gara che il Napoli ha giocato con la mente già proiettata al return-match contro il Salisburgo


REGGIO EMILIA – Contro il Sassuolo, un anonimo e svogliato Napoli pareggia per 1 a 1 al Mapei Stadium, in una gara dove un punto ciascuno non serve a nessuno. Gli azzurri si salvano dalla seconda sconfitta di fila solo a pochi minuti dalla fine con Insigne, che pareggia il vantaggio iniziale dei nero-verdi, segnato da Berardi, ad inizio ripresa.

Ed ora, dopo il pareggio contro la squadra di De Zerbi il Napoli vede salire lo svantaggio dalla Juventus a diciotto punti. Ma diciamola tutta: al Napoli non fa più differenza e la partita del Mapei fotografa esattamente l’attuale stato di forma fisico e mentale della squadra di Ancelotti.

La squadra presentata a Reggio Emilia, totalmente rivoluzionata rispetto a quella vista contro Juventus e Salisburgo è scesa in campo interpretando la partita contro il Sassuolo come un allentamento o una sgambatura in vista del ritorno di Europa League. In effetti, il campionato del Napoli, da qui alla fine questo sarà, una rifinitura per le partite di coppa, il cui percorso si spera, più che mai, duri più a lungo possibile.

E si è visto subito che aria tirava, con il Napoli che ha giocato quasi sempre sotto-ritmo, accontentantosi di un giro palla scorrevole si, ma tremendamente lento, contro il Sassuolo che, quando poteva, ripartiva veloce e cercava di far male gli azzurri sfruttando pericolose falle che si aprivano sulle corsie laterali.

Nonostante tutto, il Napoli nel primo tempo è riuscito a costruire almeno un paio di palle-gol nitide, ma il cinismo sotto rete è rimasto a Napoli e prima Insigne, ben assistito da Ounas, scarica il suo destro su Pegolo in uscita, poi Verdi, qualche minuto dopo, spara alle stelle a pochi metri dalla porta avversaria.

Il Sassuolo, come detto, non è stato a guardare, ed ha cercato di rispondere agli azzurri andando vicino alla marcatura con Boga prima e Rogerio poi, ma entrambi le conclusioni hanno peccato di precisione, finendo a lato per questione di pochi centimetri. Il primo tempo si conclude a reti bianche.

Berardi-Insigne: botta e risposta

Il secondo tempo, invece, si apre col botto. E’ la squadra di De Zerbi a trovare il gol del vantaggio grazie a Berardi che finalizza al meglio un’incursione del vivacissimo Boga. La conclusione dell’attaccante del Sassuolo è coadiuvata dalla sfortunata deviazione di Luperto (entrato nella ripresa nella staffetta con Chiriches) che costringe Ospina alla resa ed il Napoli allo svantaggio.

A questo punto, ci si aspetterebbe un Napoli arrembante e voglioso di riprendere subito le redini della gara ma, predominio territoriale a parte e qualche calcio da fermo sfruttato male, Pegolo non deve compiere grossi sforzi per mantenere la sua rete inviolata. L’unico pericolo degno di tal nome è prodotto da Diawara, il cui destro da fuori area trova pronti i riflessi dell’estremo difensore neroverde.

Il Napoli non riesce ad essere incisivo neppure con l’inserimento di Milik e Younes. La squadra azzurra, a forte trazione anteriore non trova spunti degni di nota. Mertens è spento come non mai, Insigne fatica a trovare una precisa collocazione tattica in un Napoli che più anonimo non si può.

Poi, all’improvviso, il colpo che non ti aspetti più. Il pareggio del Napoli, proprio ad opera di Insigne che, dalla sua posizione preferita (lato sinistro dell’area di rigore) sfrutta un’indecisione della difesa del Sassuolo e prontamente lascia partire il suo tiro a giro, il suo marchio di fabbrica sul quale Pegolo non è esente da colpe. E’ il gol del pareggio, forse una ricompensa troppo generosa dopo un secondo tempo davvero povero di contenuti.

Gli azzurri provano, senza grande convinzione a dire il vero, a centrare il colpo da tre punti, ma sarebbe stato davvero troppo, vista la prestazione. La situazione di parità permane fino alla fine delle ostilità. Per gli azzurri, con la testa già a Salisburgo, si tratta degli ennesimi due punti lasciati per strada in un campionato che da adesso in poi va preso per quello che è: un impegno obbligato e nient’altro.


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