Il Napoli piazza l’affondo e batte il Liverpool. Al San Paolo finisce 2-0

Il Napoli piazza l’affondo e batte il Liverpool. Al San Paolo finisce 2-0

Nell’esordio in Champions League, gli azzurri fanno il colpo grosso, battendo il Liverpool in un finale rovente. Gol di Mertens e Llorente


Il Napoli piazza l'affondo

NAPOLI – Avvio migliore non si osava sognare. Il Napoli piazza l’affondo decisivo sul finale di partita e con un gol di Mertens su rigore (82′) e uno di Llorente a tempo scaduto (92′) incamera i primi tre punti del suo girone, in una gara forse non altamente spettacolare ma estremamente combattuta, contro il Liverpool che ha avuto le sue occasioni per espugnare il San Paolo, per fortuna non sfruttate.

CONTINUA LA MALEDIZIONE PER KLOPP

Nienta da fare. Neppure al terzo tentativo Jurgen Klopp riesce di tornare da Napoli con qualche punto in cascina. Così come avvenuto con il Borussia Dortmund e durante la scorsa stagione con il Liverpool, il tecnico tedesco è costretto ad alzare bandiera bianca al cospetto di un Napoli grintoso, audace e finalmente cinico come mai lo si è ricordato. I Reds hanno giocato una gara forse non il linea con gli standard che siamo soliti ammirare, ma per buona parte a causa degli indiscutibili meriti della squadra partenopea che non si è mai offerta come vittima sacrificale ma ha sempre reagito, colpo su colpo, alle offensive inglesi.

DIFESA IMPENETRABILE, O QUASI

Era la condizione necessaria per poter sperare di fare punti contro la squadra campione d’Europa, arginando il trio Salah-Manè-Firmino. Ebbene, la richiesta è stata soddisfatta dalla linea difensiva azzurra, sfoderando una prestazione quasi perfetta. Koulibaly è ritornato di colpo il centrale che siamo abituati a vedere. Pulito ed efficace in ogni intervento, spazza quando occorre, argina Salah e Firmino con fredda disinvoltura, coadiuvato da Di Lorenzo e soprattutto Mario Rui. Il portoghese gioca una partita perfetta, probabilmente la migliore in maglia azzurra. Il laterale ex-Empoli è sempre più a suo agio sulla fascia destra, mostrando di non temere l’impatto di dover giocare in una competizione così importante contro la squadra più forte d’Europa. Delude invece Manolas, l’unico del reparto arretrato a giocare ampiamente sotto la media. Nella ripresa, un errore madornale del centrale spedisce Salah ditto verso Meret, ma il guantone sinistro del portierone azzurro (altra prestazione sontuosa) salva capra e cavoli. Ma anche dopo, Kostas sembra come frastornato, sbagliando interventi semplici per un difensore della sua caratura.

LLORENTE, LA SCELTA VINCENTE

Una scelta obbligata, che si è poi rivelata vincente. Lo spagnolo rileva uno stanco e sfasato Lozano e cambia il volto dell’attacco azzurro, segnando anche il gol del raddoppio che certifica la vittoria partenopea. Prima dell’ingresso della torre iberica, il Napoli aveva impensierito in più di una volta Adrian: con una doppia consclusione di Ruiz nel primo tempo e con quella di Mertens, contro la quale il portiere spagnolo si è praticamente superato, smanacciando il pallone che era destinato ad entrare in rete. Ma, l’attacco azzurro ha menifestato più di qualche perplessità: Lozano non è una prima punta e lo si era capito anche contro la Sampdoria. Il messicano renderebbe di più accanto ad una punta più fisica, che può essere Llorente o Milik. Anche Mertens ha avuto le sue peripezie, dovendo trovare spazi utili per poter incidere, sovente a destra ma senza grossi riscontri. Molto meglio nel secondo tempo, quando il Liverpool ha allentato la morsa dele linee ed il belga ha potuto giostrare in una zolla di terreno più ampia, fungendo da regista offensivo e prendersi poi la pesante responsabilità della trasformazione del penalty (generoso, va riconosciuto) che ha aperto al Napoli l’autostrada verso la vittoria.

RIGORE SI, RIGORE NO

E’ l’episodio che indirizza la partita e che farà sicuramente discutere. Il contatto tra Callejon e Robertson se c’è, è impercettibile, ma per Brych è rigore ed evidentemente anche il silent-check corrobora la decisione arbitrale. Da alcuni replay si nota soprattutto Callejon che accentua la caduta andando al cercare il contatto con Robertson e non viceversa. Insomma, un calcio di rigore che a Liverpool faticheranno a mandare giù, perchè costa alla formazione inglese forse due punti. Chissà come sarebbe finita senza quest’episodio. Francamente non ci sarà controprova e nemmeno interessa più di tanto. Fondamentale era non perdere contro il Liverpool e sono addirittura arrivati tre punti; una dote preziosissima ai fini della qualificazione agli ottavi.

RESTA AGGIORNATO, TORNA ALLA HOME PAGE E CLICCA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK