Il Napoli si fa il regalo di Natale. Tre punti al Mapei Stadium al fotofinish

Il Napoli si fa il regalo di Natale. Tre punti al Mapei Stadium al fotofinish

Al Mapei Stadium gli azzurri trovano, all’ultimo istante, il primo successo della gestione Gattuso. Rimonta azzurra firmata da Allan ed un autogol di Obiang. Tre punti preziosi che avvicinano gli azzurri alla zona Europa League


Il Napoli si fa il regalo di NatalePrimo gol di Allan in stagione

REGGIO EMILIA – Il Napoli si fa il regalo di Natale da tre punti. Al Mapei Stadium gli azzurri s’impongono al fotofinish per 2:1, grazie alle marcature di Allan ed un’autorete di Obiang all’ultimo istante, in risposta al vantaggio, ottenuto dal Sassuolo nel primo tempo, da Traorè.

Dunque, al secondo tentativo Gattuso riesce a centrare la vittoria, che al Napoli mancava da due mesi (2:0 in casa contro il Verona), soffrendo in maniera enorme contro un Sassuolo che per circa tre-quarti di gara aveva dominato in lungo ed in largo. Poi, complice un calo atletico dei neroverdi (che avevano giocato anche in settimana) e qualche opportuno accorgimento tattico di Gattuso, il Napoli è riuscito a creare in venti minuti più di quanto sia riuscito a fare nelle ultime quattro partite.

A tratti si è rivisto il vecchio Napoli che tanto piaceva, quello capace di far male come e quanto voleva. Gli sprechi sono stati davvero enormi e, se alla fine del primo tempo per un pareggio si sarebbe firmato su carte false, non fosse stato per l’autogol di Obiang avremmo parlato di altri due punti gettati al vento.

Perchè il gol di Allan è stato la chiave di volta della partita; l’episodio che, oggettivamente, ha capovolto le sorti dell’incontro, spostando l’ago della bilancia a favore degli azzurri, portandoli alla vittoria sul filo di lana. Una vittoria che finalmente ha il sapore di carattere, figlio della grinta che indubbiamente Gattuso sta cercando di infondere in questa squadra che, come lo stesso mister afferma, è ancora malata.

E gli crediamo, perchè prima del pareggio di Allan il Napoli è stato inguardabile. Un imbarazzo il primo tempo, forse il peggiore degli ultimi dieci anni, nel quale non c’è stato praticamente niente da salvare. L’unica nota positiva è stata, probabilmente, averlo chiuso con un solo gol da recuperare. Per il resto, si è vista una squadra senza idee e fisicamente messa alle corde da un Sassuolo vivace e pungente nonostante l’impegno infrasettimanale precedentemente sostenuto.

In campo è scesa una formazione nervosa e lo si vedeva già prima del fischio d’inizio: teste basse e sguardi persi nel vuoto all’ingresso in campo. Una condizione mentale che, in partita, ha avuto un impatto devastante per circa settanta minuti. I giocatori del Sassuolo correvano il doppio e arrivavano sempre primi sul pallone. Per gli azzurri pochi duelli individuali vinti e pochi palloni recuperati, soprattutto dalla linea mediana imbastita da Gattuso, che si rivelata la nota più dolente della serata.

Ruiz in veste di play passo è l’ennesimo buco nell’acqua nel tentativo di trovare la regia perduta dopo la partenza di Jorginho. Lo spagnolo proprio non riesce a dettare il ritmo della manovra: troppo lento nei movimenti e nello smarcarsi dalla marcatura a uomo di Duncan. Insieme a Zielinski proprio non può giocare e il solo Allan non può cantare e portare la croce come ha fatto al Mapei. Non è una coincidenza che Gattuso ha trovato la quadra quando Elmas è entrato a dar man forte ad un centrocampo in apnea ed Allan ha funto da vertice basso, pronto a disarmare le invettive neroverdi.

E’ altresì ovvio che non si può rinunciare a cuor leggero ad un talento purissimo come quello di Fabian, ma dalla partita contro il Sassuolo ci restituisce il risultato di un’impossibilità di coesistenza tra lui e Zielinski in un centrocampo a tre. Gattuso avrà da lavorare quindi anche in questo senso: ridare un equilibrio ad un centrocampo che in questo momento è il reparto che da maggiori preoccupazione, sia per una questione tattica, fisica e numerica. Almeno, in questo senso, il mercato invernale giunge al momento giusto.

I problemi del Napoli non finiscono qui, naturalmente, ma almeno i venti minuti finali danno modo di guardare al futuro prossimo con rinnovato ottimismo. Senza l’autogol di Obiang saremo qui a parlare di un Napoli ancora in crisi nera ma, almeno per una volta, la fortuna ha strizzato l’occhio alla squadra partenopea.

Se la ruota inizierà a girare diversamente lo vedremo solo dopo le feste di Natale, quando il calendario riserverà un ciclo terribile, con Inter, Lazio, Fiorentina e Juventus in rapida successione. Quattro impegni difficilissimi per una squadra che a Reggio Emilia ha mosso il primo piccolo passo di una lunga convalescenza che, si spera, possa portare ad una guarigione completa.

Ripartiamo dagli ultimi venti minuti contro il Sassuolo, quelli nel quale si è intravisto qualche traccia di Napoli, quello che a calcio non ha dimenticato come si gioca. Poi ci vorrano le conferme, ma per quelle aspettiamo il 2020, sperando in un anno calcistico migliore di questo 2019 assolutamente disastroso. A Reggio Emilia, però, Babbo Natale è arrivato in anticipo, portando sotto l’albero azzurro tre punti, che valgono almeno il doppio.

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