Istat, lo strano caso dei tirocini universitari: domande fino al 31 ma posti già finiti

Istat, lo strano caso dei tirocini universitari: domande fino al 31 ma posti già finiti

La studentessa: “è lecito che la selezione avvenga prima della scadenza dell’invio della domanda di partecipazione?”


NAPOLI – Ha veramente dell’assurdo quanto capitato ad una nostra lettrice alle prese con i tirocini formativi curriculari per studenti universitari. Tirocini offerti dall’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) che ha messo a disposizione più di 90 percorsi tematici per gli studenti delle università convenzionate.

Nel bando di concorso, pubblicato sul sito del suddetto istituto, in data 10 gennaio 2020, è spiegata tutta la procedura su come candidarsi ad uno dei percorsi formativi. Nulla di più semplice:

Gli studenti interessati a svolgere un tirocinio in Istat sono invitati a presentare le proprie autocandidature utilizzando la scheda predisposta e inviandola all’indirizzo tirocini@istat.it, unitamente a una copia del proprio curriculum vitae et studiorum. I tirocini saranno assegnati sulla base della disponibilità dei tutor a seguire i percorsi richiesti e della compatibilità con le esigenze organizzative dell’Istituto.

Le domande, relative all’offerta formativa valida per l’anno accademico 2019/20, potranno essere presentate fino al 31 marzo 2020.

Ed è proprio qui che sorge il problema. Chiunque legga il bando, può benissimo capire che può inviare la sua candidatura fino al giorno 31 marzo 2020. Così non è, i posti sono già stati assegnati, chissà da quanto tempo e chiunque dovesse candidarsi nei prossimi giorni, vedrà respinta la sua domanda proprio come è capitato alla nostra lettrice.

Questa una prova di quanto successo; come si può benissimo vedere dalla foto postata, la data di ricezione è del 4 marzo 2020, e la domanda è stata inviata il giorno prima, 3 marzo 2020; ben 28 giorni prima della scadenza dei termini.

Delusa per quanto accaduto e dubbiosa della trasparenza da parte dei vertici Istat, la giovane studentessa dell’Universita Federico II di Napoli, ha deciso di inviare una segnalazione alla nostra redazione nella speranza di ricevere dovuti chiarimenti da parte delle autorità competenti.

Riportiamo per intero la lettera inviataci:

Alla c.a. della redazione del Meridiano News,

scrivo per sottoporre alla Vs. attenzione una vicenda molto ambigua accadutami recentemente.

In qualità di studentessa universitaria ho la possibilità di inserire nel mio percorso un tirocinio curriculare. La mia università, la Federico II di Napoli, ha da anni una convenzione con l’ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – per lo svolgimento di tirocini curriculari e, essendo io una studentessa di Statistica, ho ritenuto che questa opportunità facesse proprio al caso mio.

Dal sito Istat, sezione “Tirocini formativi curriculari per studenti universitari” cito: […] Per l’anno accademico 2019/20 sono disponibili per gli studenti delle università convenzionate più di 90 percorsi tematici. Gli studenti interessati a svolgere un tirocinio in Istat sono invitati a presentare le proprie autocandidature utilizzando la scheda predisposta e inviandola all’indirizzo tirocini@istat.it, unitamente a una copia del proprio curriculum vitae et studiorum. I tirocini saranno assegnati sulla base della disponibilità dei tutor a seguire i percorsi richiesti e della compatibilità con le esigenze organizzative dell’Istituto. Le domande, relative all’offerta formativa valida per l’anno accademico 2019/20, potranno essere presentate fino al 31 marzo 2020. Le domande accolte saranno formalizzate attraverso la stesura di un progetto formativo. […]”.

Interessata a svolgere il tirocinio, mi sono mossa come indicato sul sito: la sera di martedì 03 marzo 2020, ho mandato una mail all’indirizzo email tirocini@istat.it in cui allegavo il mio CV e la “scheda predisposta”, un modello scaricabile sul sito che ho compilato in tutte le sue parti, indicando le mie due preferenze di tirocinio tra le 90 possibili.

Il giorno dopo, ricevo la seguente risposta: “Gentile dott.ssa ******, nel ringraziarla per l’interesse manifestato verso la nostra offerta formativa, ci rincresce doverle comunicare che i percorsi da lei indicati sono entrambi al completo. Siamo costretti quindi a declinare la sua domanda e a indirizzarla verso altre istituzioni. con i più cordiali saluti”.

Le mie titubanze sono le seguenti: in primis, com’è possibile che i percorsi siano entrambi al completo agli inizi di marzo se la scadenza per la presentazione delle domande è prevista proprio per la fine del mese? Credo che la selezione debba avvenire a bando scaduto, una volta che tutte le domande sono state raccolte in modo da poter confrontare i candidati e quindi scegliere.

Al contrario, se volessimo considerare l’ipotesi che la selezione avvenga man mano che si ricevono le candidature, ciò non andrebbe espressamente specificato sul bando? Inoltre, non ho apprezzato la freddezza dell’ ”indirizzarla verso altre istituzioni”: se ci sono ben 90 percorsi tematici, perché non propormi, eventualmente, di considerarne altri due? Deduco che i 90 percorsi siano già tutti coperti quindi (?). E qui torno allora alla prima domanda: è lecito che la selezione avvenga prima della scadenza dell’invio della domanda di partecipazione?

A me onestamente tutto ciò sembra ambiguo; ho anche risposto alla loro mail mostrando il mio sconcerto e chiedendo chiarimenti, ma non ho più ricevuto risposta.

Dopo la ricezione di questa lettera, abbiamo più volte cercato di metterci in contatto con gli addetti ai lavori senza però ricevere alcuna risposta. Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti da parte dei vertici Istat.

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