Focus Parma v Napoli. Mertens ed Insigne, colpi da tre punti

Focus Parma v Napoli. Mertens ed Insigne, colpi da tre punti

Esordio positivo per il nuovo Napoli, versione 2020-2021. Il campionato degli azzurri inzia dal blitz al Tardini di Parma, grazie ai gol del belga e del numero 24. Bene anche Lozano e Osimhen


Mertens porta in vantaggio il Napoli a Parma

PARMA – Buona la prima degli azzurri, che nel primo launch-match della stagione 2020-2021 s’impongono al Tardini di Parma per 2:0. A bersaglio Mertens (63′) e Insigne (77′), che con i loro gol portano in dote i primi importantissimi tre punti in campionato

COSA E’ PIACIUTO

Naturalmente il risultato. Iniziare con il piede giusto un campionato dove il Napoli ha molto da farsi perdonare era fondamentale. Parma poteva essere una trasferta insidiosa, soprattutto per le condizioni ambientali: giocare alle 12:30 con la canicola estiva poteva portare non pochi problemi, considerata anche una preparazione atletica ancora non al massimo. Per bravura e per fortuna, gli azzurri passano indenni il primo scoglio stagionale. E adesso, fari puntati sul Genoa, prossimo avversario in campionato.

Il cambio che ha deciso la partita: esce Demme, entra Osimhen. L’ingresso del nigeriano è un vero e proprio punto di scissione della partita: quella prima del suo ingresso, dove il Napoli è praticamente inguardabile e quella dopo, nella quale il suo ingresso è decisivo. Basta la sua presenza per mettere in difficoltà la deifesa emiliana, che alla prima sollecitazione, capitola. Cross di Lozano, Osimhen crea spazio, portando via un difensore e, allo stesso tempo, costringendolo all’errore, e Mertens insacca. La mossa vincente che cambia volto e storia al match. Complimenti al mister che ha azzeccato la mossa. ma, ci chiediamo: non sarebbe stato meglio partire dall”inizio con Osimhen titolare?

Il cambio modulo. Passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1, rinunciando a Demme, l’unico vero incontrista del centrocampo, per inserire Osimhen, poteva sembrare un cambio suicida. Invece il Napoli si è riscoperto migliore rispetto alla solita versione con mediana a tre. Due gol segnati, un palo colpito (solita tassa da pagare) e gestione del risultato abbastanza agevole. Resta il fatto che un centrocampo a due con Zielinski e Fabian resta improponibile. Per questo, è preferibile affermare che Gattuso è stato bravo quanto fortunato nella sua scelta. Ma gli vanno fatti i complimenti.

La difesa. Finalmente non si subisce gol. In trsaferta non accadeva dal 23 Giugno, quando il Napoli vinse a Verona, con lo stesso punteggio. Un’iniezione di fiducia ad un reparto che l’anno scorso è stato uno dei più deludenti, tenendo in debito conto la caratura degli interpreti del ruolo. Restano parecchi dubbi della tenuta di un reparto che probabilmente vedrà la defezione di Koulibaly, ma prima di fasciarci la testa prima di essercela rotta, pensiamo al presente, con il senegalese autore di una prova sufficiente, insieme ai suoi compagni, che non hanno avuto grossi problemi a contenere la fisicità di Inglese e Cornelius.

Finalmente el Chucky. Lozano si rende protagonista della sua migliore prestazione in maglia azzurra. Il messicano non segna ma entra nelle due azioni decisive. Se possiamo imputargli qualcosa è il non aver concluso in maniera vincente sull’azione che ha portato al tap-in di Insigne. Dettagli.Resta una prestazione convincente, anche alla luce di un primo tempo, dove è stato uno dei meno peggio.

COSA NON E’ PIACIUTO

La prima ora di gioco, nella quale il Napoli ha offerto una prova inguardabile. Manovra lenta, linee di passaggio facilmente leggibili, verticalizzazioni assenti così come il gioco sulle fasce, reso inutile dalla presenza di un centravanti come Mertens, non adatto allo scopo. Impossibile creare un abbozzo di manovra, facendola passare atteraverso Demme che, per quanto generoso, non può esserne il catalizzatore. Il risultato è che in un’ora di gioco zero tiri in porta e tanta desolazione.

Il binomio Zielinski-Fabian si conferma, suo malgrado, sul suo rendimento molto inferiore alle aspettative. nella sopraccitata ora di gioco, mai una giocata degna di una tecnica e di una genialità che dovrebbero essere nelle essere corde del polacco e dello spagnolo. Dal primo, al contrario, arriva qualche cambio gioco e poco altro da segnalare, dal secondo qualche sinistro sparacchiato fuori misura, giusto per liberarsi del pallone. Serve molto altro alla mediana azzurra per fare il salto di qualità. Attendiamo risposte migliori contro il Genoa.

Demme, calciatore generoso ma troppo irruento. Troppe ammonizioni a suo carico, che ne limitano poi il rendimento. Il suo apporto fisico non si discute, ma quando gli si chiede di giocare di fioretto, non riesce a fare più di quanto non possa o non voglia. Non è colpa sua, è chiaro; soprattutto quando si ritrova costretto a tessere la tela del gioco del Napoli, assumendosi responsabilità che, probabilmente, toccherebbero ad altri. Nel complesso, partita onesta, troppo onesta. Ci vorrebbe anche un pizzico di qualità in più.

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