Focus Napoli v Atalanta: lo spettacolo dopo la tempesta. Basta un tempo per risolvere la pratica

Focus Napoli v Atalanta: lo spettacolo dopo la tempesta. Basta un tempo per risolvere la pratica

Dopo la turbolenta sosta legata alla nazionale e alla partita contro la Juventus, il Napoli ritrova il campo e la vittoria, a suon di gol, contro l’Atalanta. Lozano si conferma spietato, poi Politano e il primo centro di Osimhen spazzano via la Gasperini-band


NAPOLI – Non c’era modo migliore per allontanare la bufera post Juventus v Napoli e le conseguenze scaturite in queste due settimane davvero ad alta tensione. La vittoria sull’Atalanta ridona morale alla squadra di Gattuso, soprattutto alla luce di una prova estremamente convincente. Quasi perfetta, oseremmo dire, contro una squadra altamente quotata come quella di Gasperini, tra le più in forma non solo in Italia, ma forse in tutta Europa. Al San Paolo finisce 4:1 ed agli azzurri basta una sola frazione di gioco per chiudere la pratica. Di Lozano (23′; 27′), Politano (30′) e Osimhen (43′) le marcature azzurre; di Lammers (69′) il gol della bandiera bergamasco.

COSA E’ PIACIUTO

Il primo tempo. Probabilmente il migliore della gestione Gattuso. Pressing intenso, recupero palla veloce ed aggressivo; attaccanti in movimento costante per non offrire facili punti di riferimento all’Atalanta. La squadra di Gasperini non ci ha capito nulla nei primi quarantacinque minuti, durante i quali il Napoli entrava a piacimento nella trequarti e nell’area atalantina. Ottimi i movimenti di Lozano e Politano che, dall’esterno entravano nel campo, e quelli di Osimhen che ingaggiava battaglie fisiche e duelli di velocità contro il trio difensivo orobico. Il tutto, condito dalla finalizzazione spietata: finalmente il Napoli raccoglie ciò che semina, come contro il Genoa goal a grappoli, alcuni dei quali davvero spettacolari, vedi gol di Lozano (il secondo) e quello di Politano.

Bakayoko. Prima partita ufficiale da Marzo 2020, il francese si prende le redini del centrocampo fin dai primi minuti. Personalità nel farsi dare il pallone e bravo anche a smistare il gioco quando serve. La pedina che serviva a Gattuso per dare equilibrio al 4-2-3-1 altrimenti troppo leggero e spregiudicato. Come esordio davvero niente male.

Osimhen. Arriva alla quarta giornata (ma alla terza partita ufficiale) il primo gol ufficiale del centravanti nigeriano. Un gol a cui contribuisce la fortuna, poichè il numero 9 calcia scivolando ma inventa una traiettoria che sorprende Sportiello.Ma il gol rischia di diventare un “quid” aggiuntivo in una partita nel quale Osimhen mette in scena tutto il suo repertorio, ingaggiando duelli fisici contro Palomino e Toloi e in velocità contro Romero e Djimsiti, quasi tutti vinti. Un incubo che ricorrerà per svariate notti. Numero 9 che gioca da centravanti vero, giocando per se stesso e per fare spazio ai compagni. Può essere davvero un craque, se dovesse mantenere un certo rendimento.

Capocannoniere del Napoli con quattro gol in tre partite, Lozano sta scalando iperbolicamente le gerarchie dell’attacco partenopeo. Da oggetto misterioso e flop milionario, oggi Lozano è la chiave che scardina la difesa bergamasca, piazzando la doppietta che taglia le gambe all’Atalanta. Proposto sull’out di sinistra, taglia spesso verso il centro, giocando deitro Osimhen; un movimento che mette in crisi la difesa orobica e dal quale scaturisce la doppietta. Calciatore ritrovato? Sicuramente è un calciatore diverso, che sente la fiducia del mister e nei suoi mezzi. Prova la giocata, si sacrifica per la squadra, corre, sbuffa, lavora anche in fase di copertura. Un valore aggiunto.

La linea difensiva sta trovando il suo equilibrio. Koulibaly sta lentamente tornando ai suoi livelli così come sembra più affiatata l’alchimia con Manolas. L’attacco dell’Atalanta, il migliore del campionato, viene disinnescato e ridotto ai minimi termini. Zapata non lascia la zampata dell’ex, Gomez ed Ilicic (al rientro) non sembrano nelle loro giornate migliori. Crediamo, perrò, che molti dei demeriti degli attaccanti nerazzurri siano semplici conseguenze di una fase difensiva che non commette sbavature, accompgnata e protetta da Bakayoko e dai due laterali (Di Lorenzo e Hysaj) autori di una prestazione più che autorevole contro i due “specchi” Gosens e Depaoli, armi in più nello scacchiere tattico di Gasperini, ma che stavolta hanno giocato con due marce in meno. Ripetiamo, forse non per loro demerito.

COSA NON E’ PIACIUTO

Difficile, se non impossibile trovare qualcosa che non sia andata per il verso giusto in una partita come questa. Se proprio si vuole trovare il pelo dell’uovo, un po’ da fastidio aver subito il primo gol stagionale. Ininfluente, vero, però sarebbe stato bello continuare la striscia di imbattibilità. Gol preso in circostanze fortuite, con Romero fortunato nel vincere un paio di rimpalli ed avviare l’azione che porta al gol di Lammers.

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