Covid e vaccino antinfluenzale: quando è necessario farlo

Covid e vaccino antinfluenzale: quando è necessario farlo

Le motivazioni e i soggetti a cui è consigliato vaccinarsi


Ogni anno da fine ottobre in poi, parte la campagna vaccinale contro l’influenza. Mai come quest’anno, a causa del Coronavirus e dell’aumento dei contagi, la corsa ai vaccini è maggiore, tanto che, in farmacia il vaccino antinfluenzale non è ancora arrivato. Per poterlo effettuare bisogna rivolgersi al medico di famiglia, ai pediatri o alle ASL di competenza.

Ma perché effettuare il vaccino antifluenzale? Le motivazioni principali sono due:

  • Ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere
  • Riduzione delle complicanze legate all’influenza

Infatti, ogni anno si assiste ad ospedalizzazione di pazienti che sviluppano sia polmoniti batteriche che un peggioramento di patologie pregresse come quelle del sistema immunitario, che andrebbero, in questo caso ad aggiungersi alle ospedalizzazioni da Covid-19, che ormai hanno messo in ginocchio il nostro Sistema Sanitario Nazionale.

Inoltre, vaccinarsi permette una semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti a causa della sintomatologia sovrapponibile con il Covid-19.

Questo è il motivo, per cui vaccinarsi è necessario soprattutto per le categorie fragili:

  • bambini a partire dai 6 mesi
  • donne che si trovano in stato di gravidanza o nel postpartum
  • soggetti con patologie pregresse che possono aumentare il rischio di complicanze da influenza (malattie croniche dell’apparato respiratorio, insufficienza renale o surrenale cronica, tumori etc)
  • familiari e contatti di soggetti con un alto rischio di complicanze
  • persone in età pari o superiore ai 65 anni

Proprio su questi ultimi, uno studio condotto da Zanettini e coll., denominato Influenza Vaccination and COVID-19 Mortality in the USA, è andato a valutare l’associazione tra la vaccinazione antinfluenzale e la mortalità per COVID-19 a livello di conteanegli USA, sulla popolazione ultrasessantacinquenne.

Da qui, si è notato una stretta relazione tra vaccinazione e riduzione del tasso di mortalità da Covid-19, in particolare, all’aumentare del 10% del tasso di copertura vaccinale si osserva un decremento del 28% nel tasso di mortalità.

Giovanna RiccardiDOTT.SSA GIOVANNA RICCARDI

Farmacista, Biologa, Nutrizionista

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