Dieta ed integrazione alimentare per tornare in forma dopo le festività

Dieta ed integrazione alimentare per tornare in forma dopo le festività

Necessario diminuire drasticamente calorie da grassi e proteine animali


Le feste sono sinonimo di abbuffate. E le abbuffate sono sinonimo di chili in più e metabolismo compromesso. Si mangia tanto, a volte troppo, spalmando grassi e zuccheri in abbondanza nel corso della giornata. Le tossine rischiano di intaccare fegato, reni e stomaco. Salta la regolarità dei pasti. E il nostro organismo, inevitabilmente, ne risente. “Sgarrare” nelle grandi occasioni è concesso, a patto che non diventi routine. Al contrario. Trascorso il periodo clou, occorre rimediare rimodulando la propria dieta. Se questo, poi, non dovesse bastare, è consigliato affidarsi a prodotti naturali, alleati del nostro benessere.

Cosa mangiare per depurare l’organismo

Solitamente la prima fase è quella in cui si guarda al girovita, da ridurre, eliminando tutte le “scorie” accumulate in giorni e giorni di regime alimentare alterato. Frutta e verdura rappresentano, così, i cibi detox per eccellenza. Il suggerimento è quello di consumarne almeno cinque porzioni, lasciando spazio soprattutto agli ortaggi, in modo tale da non esagerare con gli zuccheri. Si tratta, pertanto, di circa 100-150 grammi di frutta, corrispondenti a una mela, una pera, un’arancia intera o 2-3 mandarini, 50 grammi di verdura a crudo (finocchio, insalata), e 250 se cotta. Anche i legumi sono utili alla causa. La frutta secca, peraltro, può restare sulle nostre tavole: 30-40 grammi al dì di noci, mandorle o nocciole sono ideali poiché fonti di acidi grassi “buoni”, sali minerali e vitamine. Una ricerca dell’American Society of Nutrition, infatti, ha dimostrato che fare snack a base di frutta secca non solo non fa ingrassare grazie al basso indice glicemico, ma riduce il senso di fame e accresce la sazietà, aiutando a mangiar meno nei pasti successivi.

Nel periodo post-festività, inoltre, serve diminuire drasticamente calorie da grassi e proteine animali. In primis, la carne rossa. Le alternative sarebbero pollo, tacchino e coniglio, cotti in maniera leggera, in piccole quantità, così come il pesce a vapore. Consigliato limitare i latticini, a maggior ragione i formaggi. Via libera a yogurt (un vasetto senza zuccheri aggiunti come spuntino) e latte (un bicchiere a colazione).

Attenzione ai dolci! Dopo aver fatto scorta di pandoro, panettoni e torroni, è opportuno concedersi sporadicamente solo qualche quadratino di cioccolato fondente oltre il 70%, e caffè e tè senza zucchero. Stesso discorso vale per le uova, ricche di colesterolo. Piuttosto, per depurarsi, si rivelano un toccasana infusi e tisane. Apportano liquidi, contribuendo alla rimozione di tossine infestanti per fegato e reni. Ecco perché è indispensabile bere anche tanta acqua, prendendo le distanze da birra, vino e superalcolici.

Da rivedere porzioni (piccole) e menù acquistati fuori casa. Un recente studio americano ha provato che pasti al bar o al ristorante sono nocivi per la salute del nostro organismo perché più calorici e colmi di grassi e sale, rispetto a quelli preparati all’interno delle nostre abitazioni.

Quali integratori scegliere

Quando seguire una dieta appropriata si rivela insufficiente, scendono in campo integratori alimentari con effetto depurativo nei confronti dell’apparato digerente e non solo. Tra i più efficaci, quelli a base di:

  • Cardo Mariano, usato, in particolare, in caso di disturbi epatici. Pare, infatti, che la silimarina, principio attivo presente all’interno della suddetta pianta, serva a rigenerare i tessuti del fegato, alleviare eventuali infiammazioni, proteggere le cellule, ridurre la presenza di zuccheri nel sangue. Ecco perché chi soffre di diabete, prima di assumere questo integratore, deve consultare il proprio medico di fiducia;
  • Cicoria, capace di migliorare le funzioni intestinali, contrastare la stitichezza e scongiurare l’accumulo di tossine nel tratto digestivo;
  • Tarassaco, in grado di favorire la digestione, equilibrare il flusso biliare e stimolare la diuresi. Consigliato in caso di pienezza, mancanza di fame, flatulenza e digestione lenta;
  • Boldo, erba impiegata in molti integratori poiché contribuisce a ripulire il fegato, incrementa la produzione di bile (effetto coleretico) e facilita lo svuotamento della cistifellea (effetto colagogo);
  • Carciofo, con proprietà antiossidanti.

Si tratta di estratti e ingredienti naturali spesso coesistenti all’interno dello stesso integratore e facilmente acquistabili in qualunque erboristeria. Se, però, siamo inoltre patiti del fisico e ci teniamo a ritrovare la forma perduta in breve tempo, oltre agli estratti erboristici sopra citati possiamo utilizzare gli integratori sportivi di Nutrition Center piattaforma online che propone da oltre 20 anni prodotti naturali per tutte le esigenze. Dalle formule per l’aumento della muscolatura a quelle per la resistenza, fino alle note pillole dimagranti e drenanti: i cosiddetti “brucia-grassi”, divenuti oramai di comune utilizzo.

Controindicazioni

L’uso di integratori dev’essere, però, consapevole e moderato. Innanzitutto, sono da assumere solo quando il regime alimentare impiegato per tornare in forma e in salute, non funziona. Non devono mai essere intesi come sostituti di una dieta sana e regolare. Bisogna, poi, tenere conto di eventuali allergie alle sostanze attive o ad uno degli eccipienti (coloranti, conservanti, aromi). Il consumo di alcuni prodotti, inoltre, è controindicato in gravidanza, durante la fase di allattamento o in presenza di determinate patologie cardiache o renali, perché la presenza di alcuni estratti naturali, aminoacidi, oligoelementi e minerali potrebbe avere effetti collaterali estremamente dannosi.

È doveroso, dunque, rivolgersi a un esperto per non incorrere in errori. Gli integratori, d’altronde, non sono farmaci, non curano in via definitiva le malattie. Piuttosto, alleviano disturbi, solo se accompagnati anche da uno stile di vita corretto che ne favorisca il buon funzionamento.