Diventare mamma durante la pandemia: anche da positive al Covid è possibile allattare

Diventare mamma durante la pandemia: anche da positive al Covid è possibile allattare

Il latte materno rappresenta un fattore di protezione per il neonato verso molte malattie, rispetto a quello artificiale, poiché contiene delle sostanze che agiscono sul delicato sistema immunitario che alla nascita è in sviluppo


Se diventare madri è di per se un momento delicatissimo della vita di una donna, farlo durante una pandemia la rende un’eroina. Mai, come in questo momento, è venuta a mancare quella rete di assistenza e di sostegno, che si crea in una famiglia nel momento in cui, nasce una nuova vita.

Controlli e parto in solitudine, la paura di poter essere contagiati, sono tutte ansie che si celano nel cuore delle neo mamme, tanto che in alcune diventa difficile persino allattare.

Ma quando stiamo per gettare la spugna, ricordiamoci sempre che il latte materno è oro puro per i nostri piccoli.

Infatti l’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo al seno fino al compimento del sesto mese di vita. Ed è importante che il latte materno rimanga la scelta prioritaria e di continuare ad allattare al seno, con l’introduzione di idonei alimenti complementari, fino a due anni ed oltre.

In particolar modo il latte materno è costituito dall’87% di acqua,dall’ 1-2% di Proteine, dal 3-5% di Grassi, dal 6.5-10% di Carboidrati e dal 2%° di Sali.

Inoltre troviamo:

  • globuli bianchi che aiutano a rinforzare il suo sistema immunitario, e cellule staminali che favoriscono lo sviluppo e l’eventuale guarigione degli organi
  • nucleotidi che aumentano durante la notte e, secondo gli scienziati, possono conciliare il sonno.
  • oligosaccaridi, che fungono da prebiotici. Infatti non è un caso, che il bambino allattato al seno e nato da parto naturale presenta una maggiore colonizzazione da parte di bifidobatteri.
  • enzimi, anticorpi, vitamine e minerali, acidi grassi a lunga catena e microRna.

Ma proprio a proposito di anticorpi, uno studio pubblicato su iScience ha dimostrato che in tutti i campioni di latte materno di 15 donne che sono risultate positive al virus Sars-Cov-2, sono stati trovati gli anticorpi che reagiscono alla proteina spike del virus.

Una caratteristica importante di questi anticorpi, specifici per il virus o meno, è che sono anticorpi secretori, ossia IgA. Le cellule B che secernono gli anticorpi, nel latte provengono dal sistema immunitario della mucosa nell’intestino tenue della madre.

Quei linfociti B viaggiano attraverso il sangue verso le ghiandole mammarie e secernono IgA che vengono poi trasportate dal tessuto mammario al latte tramite una proteina trasportatrice. Queste proteine, lasciano pezzi di se stesse sugli anticorpi, avvolgendoli e proteggendoli dalla degradazione nella bocca e nell’intestino del bambino.

Inoltre, uno studio pubblicato dal Journal of Perinatology condotto su campioni di latte materno di 41 donne sempre positive al Sars-Cov-2, sono stati trovati anticorpi specifici al virus Sars-Cov-2 ma nessuna traccia di materiale virale. Il che indica che le mamme trasmettono gli anticorpi ma non l’infezione.

Quindi mamma se sei positiva al nuovo virus, non rinunciare ad allattare. Ovviamente, se non stai eseguendo terapia farmacologica e sotto stretto controllo del tuo medico.

Anzi, il contatto pelle-a-pelle non è controindicato perché i suoi benefici per la salute del neonato, incluso l’avvio tempestivo dell’allattamento, superano i rischi potenziali della trasmissione e della patologia legata al COVID-19.

  • Durante il contatto pelle-a-pelle e la prima poppata sono raccomandate le misure di prevenzione previste per i casi di positività COVID-19, quindi utilizzo di mascherina.
  • Le madri e i bambini dovrebbero essere messi nelle condizioni di rimanere insieme e praticare il contatto pelle-a-pelle e il rooming-in giorno e notte, soprattutto dopo il parto e durante l’avvio dell’allattamento.
  • La gestione di madre e bambino deve consentire alla madre di allattare con la frequenza e per tutto il tempo che desidera.
  • La separazione della mamma dal bambino va valutata caso-per-caso, in base alle condizioni cliniche di entrambi, al desiderio della donna e in considerazione degli effetti che tale separazione avrebbe sul loro benessere e sull’allattamento. (Fonte: Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19)

Quindi cara mamma, cerca di allattare, se non riesci rivolgiti ai consultori o alle consulenti dell’allattamento. Ma se non ci sono le condizioni per farlo, non disperarti, non sarai di sicuro meno madre.

Giovanna RiccardiDOTT.SSA GIOVANNA RICCARDI

Farmacista, Biologa, Nutrizionista

CONTATTAMI SU INSTAGRAM 

CONTATTAMI SU FACEBOOK

RICEVE A:

  • NAPOLI – via Simone Martini, 74 (Vomero)
  • NAPOLI – corso Bruno Buozzi
  • GIUGLIANO – Corso Campano – Palazzo Palumbo
  • SANT’ARPINO – via Alcide De Gasperi