Campania arancione, la rabbia dei ristoratori: “Ennesima mazzata, siamo esausti”

Campania arancione, la rabbia dei ristoratori: “Ennesima mazzata, siamo esausti”

I ristoranti infatti, saranno aperti solo per asporto (dalle 5 alle 22) e consegne a domicilio


CAMPANIA – La Campania diventa zona arancione da domenica 21 febbraio 2021. Per questo motivo è esplosa la rabbia di baristi e ristoratori che ancora una volta vedono i loro introiti drasticamente diminuire a causa delle restrizioni.

I ristoranti infatti, saranno aperti solo per asporto (dalle 5 alle 22) e consegne a domicilio a partire da domenica 21 febbraio.

La protesta dei ristoratori: “Tornare in zona arancione – afferma Massimo Di Porzio, presidente del ristoratori di Confcommercio a Napoli e titolare della pizzeria Umberto a Chiaia – è una mazzata terribile. Stavamo lavorando un po’ a pranzo per pagare i debiti, restare a galla, una nuova chiusura è difficilissima da reggere per tutti i ristoratori ormai”. Di Porzio chiede sgravi sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per i ristoranti.

A preoccupare la Regione l’effetto combinato da un lato della ripresa dell’aumento dei contagi, con i posti letto negli ospedali pieni, dall’altro i ritardi nelle forniture dei vaccini anti-Covid, mentre la diffusione del virus potrebbe favorire la diffusione di varianti resistenti anche al vaccino.

I ristoratori, però, sono sul piede di guerra, perché la possibilità di avere clienti ai tavoli almeno a pranzo aveva dato a molti una boccata d’ossigeno. “Per noi chiudere di nuovo sarà la mazzata finale – incalza il pizzaiolo Gino Sorbillo – Più passa il tempo e più le persone si ritrovano anche in maniera segreta.