Coronavirus, prima Regione d’Italia in zona bianca: ecco quale

Coronavirus, prima Regione d’Italia in zona bianca: ecco quale

Restano valide solo le regole minime per evitare la diffusione del contagio da Covid-19: indossare la mascherina, il distanziamento sociale e l’obbligo di sanificazione


ITALIA – La Sardegna entra ufficialmente in zona bianca, è la prima regione d’Italia ad aver registrato dati epidemiologici tali da consentire di ridurre le misure di contenimento. Restano valide solo le regole minime per evitare la diffusione del contagio da Covid-19: indossare la mascherina, il distanziamento sociale e l’obbligo di sanificazione.

Il dpcm del 15 gennaio riguardante, tra l’altro, l’istituzione della fascia bianca prevede l’apertura di bar e ristoranti anche nelle ore serali, nonché la ripresa di attività quali palestre, cinema, teatri e musei. Eventuali altre normative di sicurezza e provvedimenti spettano al governatore della regione Christian Salinas. Nonostante ciò, non dovrà abbassarsi la guardia e la prudenza dovrà prevalere, soprattutto perché sul territorio sardo sono ancora attualmente attivi tre focolai Covid, tutti in provincia di Sassari, che hanno costretto i comuni a disporre una zona rossa localizzata.

A stabilirlo è stato il ministro della salute Roberto Speranza. Mentre nel resto d’Italia i contagi continuano a salire costringendo le Regioni ad inasprire le misure di contenimento, la Sardegna registra sempre meno casi. L’indice Rt è inoltre il più basso d’Italia, 0,68 contro una media nazionale di 0,99 e molte regioni sotto quota 1. Per la terza settimana consecutiva, ad esempio, l’incidenza dei casi si è mantenuta al di sotto dei 50 ogni 100.000 abitanti scendendo addirittura nell’ultimo monitoraggio a 29.

La velocità di diffusione del virus è molto bassa e questo permette anche di non gravare sul sistema sanitario locale, infatti secondo gli indicatori di Agenas (l’agenzia dei servizi del ministero della salute) oggi solo l’11% dei letti in terapia intensiva è occupato contro una media nazionale del 24 e una soglia di allarme del 30. Restano invece minimi i numeri di vaccini effettuati in Sardegna solo il 58,9% delle dosi consegnate risulta infatti somministrato.